PANORAMICA MERCATI
Lunedì è stata un’altra giornata positiva per i mercati azionari e negli Stati Uniti l’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,5% mentre il Nasdaq ha chiuso al +0,6% (nuovo massimo storico per il secondo giorno consecutivo). Anche se l’anno non è ancora conluso, la fine del 2023 può già essere descritta come fantastica. In meno di due mesi, l’indice S&P 500 è cresciuto del 15%, mentre il Nasdaq di oltre il 16%. La spiegazione principale del rally è, ovviamente, l’altrettanto drammatica inversione dei tassi di interesse, con il rendimento a 10 anni negli Stati Uniti che è sceso di oltre 100 punti base dal picco del 5% del 19 ottobre. La Bank Of Japan ha scelto di non sorprendere il mercato e ha lasciato invariata la politica monetaria dopo la riunione di due giorni conclusasi oggi. Nella decisione, che è stata unanime, ha lasciato invariate anche le indicazioni prospettiche. Dopo l’annuncio lo yen ha perso lo 0,5% rispetto al dollaro. I mercati azionari asiatici oggi sono contrastanti. Il Giappone cede il 1,2% mentre Hong Kong cede lo 0,8%. Prima dell’apertura di martedì, i futures del mercato azionario puntano leggermente al rialzo in Europa, mentre sono invariati negli Stati Uniti. Oggi non ci sono statistiche chiave all’ordine del giorno, né degli Stati Uniti né dell’Europa.
OIL
Nonostante il contesto generale dei mercati un po’ meno vivace a causa delle dichiarazioni aggressive di venerdì da parte di alcuni membri della Fed, i prezzi delle materie prime sono sostenuti dagli attacchi dei ribelli Houthi yemeniti alle navi mercantili nel Mar Rosso. Ciò ha portato diverse compagnie di navigazione (Maersk, Hapag-Lloyd, MSC Mediterranean Shiping, CMA CGM, ecc.) ad interrompere il flusso delle loro navi attraverso il Canale di Suez. L’esercito americano ha annunciato di aver abbattuto 14 droni provenienti dallo Yemen. Stamattina il BRENT scambia a 78,09 $/b. Se questo blocco dovesse durare, costringendo le navi a circumnavigare l’Africa, il rischio è di un forte aumento dei prezzi delle merci. In questo caso i tempi di trasporto sarebbero superiori di 10 giorni. Secondo le autorità egiziane, dal 19 novembre solo 55 navi hanno scelto di doppiare il Capo di Buona Speranza, aggirando il Canale di Suez. Si tratta di un dato ancora marginale rispetto alle 2.128 imbarcazioni che hanno utilizzato il Canale in questo periodo. Ma la situazione potrebbe cambiare molto rapidamente.
Outlook: bullish
GAS
Un inverno breve quello appena passato con delle previsioni che non lasciano spazio al freddo per la fine di dicembre. Questa settimana vede temperature sopra media su quasi tutto il vecchio continente, ad eccezione della penisola Scandinava e di quella Iberica, le quali comunque si allineeranno agli altri paesi già nella settimana natalizia. Vento ed idro giocheranno un ruolo importante nella prossima quindicina di giorni con Germania e UK ampiamente sopra media. La produzione Norvegese tiene flussi stabilmente alti senza problemi su nessun impianto. I flussi nordafricani da Mazara danno una parvenza di stabilità attestandosi a livelli bassi ma costanti. È iniziata la stagione dell’erogazione in Italia con punte anche importanti ma con previsioni di stop per tutto il periodo natalizio (con forse anche possibilità di iniezione). Questa mattina il mese di gennaio TTF scambia a 33,7 €/MWh (PSV-TTF -0,875€/MWh) mentre la SUM24 TTF a 33,6 €/MWh (PSV-TTF 0,85 €/MWh).
Outlook: bearish
POWER
Persiste un meteo bearish su questa seconda metà di dicembre, con temperature poco in linea con il clima natalizio. Ad incrementare la spinta ribassista sullo spot, soprattutto all’estero, sarà la forte presenza di vento e di precipitazioni che potrebbero portare ad una delivery con diverse ore negative, in Francia ed in Germania, sul weekend e sul Natale. L’Italia, anche se meno invasa dalle rinnovabili, verrà trascinata al ribasso dall’estero molto debole. Arrivato ieri lo short squeeze atteso prima di Natale, a seguito dei timori circa la navigazione nel Mar Rosso e nel canale di Suez, che hanno spinto al rialzo il prezzo del gas nel pomeriggio. La giornata di oggi sembra vedere nuovamente un ritorno alla tranquillità. Il CAL24 tedesco che lunedì 18 dicembre ha toccato i 94,25 €/MWh, in questo momento scambia a 87,7 €/MWh, mentre quello italiano, dopo il massimo di ieri pomeriggio a 112,25 €/MWh, ha aperto questa mattina a 106 €/MWh. Molto dipenderà dai movimenti del resto dell’energy complex.
Outlook: sideways
CO2
Il prezzo EUA DEC23 ieri ha chiuso la sessione a 68,84 €/ton in salita rispetto alla chiusura di venerdì a 67,42 €/ton. I futures EUA del 23 dicembre (Cfi2z3) sono scaduti ieri su ICE Endex, con circa 245 milioni di posizioni in sospeso. Il nuovo contratto EUA di riferimento sarà il future del 24 dicembre (Cfi2z4) a partire da oggi, il cui open interest era pari a 250 Mt. Ieri l’Eua ha visto una forte salita dovuta alla crescita dei prezzi del TTF per i problemi sul mar Rosso. La pubblicazione dei dati settimanali CoT sarà monitorata attentamente, dopo che i dati della scorsa settimana hanno mostrato che i fondi detengono un livello record di short netti. Ciò è in linea con l’attuale tendenza al ribasso dei fondamentali. Ma le posizioni corte nette record potrebbero ancora comportare alcuni rischi di copertura short che potrebbero essere più pronunciati durante le settimane di vacanza quando la liquidità è inferiore. Le prime aste del 2024 dovrebbero iniziare dal 15 gennaio, ieri è stato l’ultimo giorno di aste del 2023. Outlook: bullish