Panoramica mercati
Ieri i mercati azionari negli Stati Uniti e in Europa hanno registrato un calo, che forse dovrebbe essere visto principalmente come una necessaria pausa di respiro dopo un mese molto forte. L’S&P 500 e il Nasdaq sono scesi rispettivamente dello 0,2 e dello 0,1%. Ieri sono scesi anche i tassi d’interesse dei titoli di Stato. Anche il calo delle vendite di nuove case negli Stati Uniti ha aiutato il dollaro a continuare a scendere, una tendenza che è stata rafforzata in una situazione in cui i tassi ufficiali hanno raggiunto il loro picco. Durante la notte e la mattina l’andamento delle borse asiatiche segue quello USA/Europa: al momento il Nikkei giapponese è al -0,2% e l’Hang Seng di Hong Kong al -0,7%. Prosegue la tregua nel conflitto tra Israele e Palestina e lo scambio tra prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani.
OIL
Il prezzo del petrolio sta scivolando lentamente ma inesorabilmente verso il basso in vista della riunione dell’OPEC+ di giovedì. Il Brent stamattina scambia a 79,8 $/b. Gli spread temporali sono stabili, con lo spread tra primo e secondo mese che rimane vicino allo zero. Anche se non sembra avere grandi effetti sui prezzi, la tregua a Gaza è stata prolungata di due giorni in vista del rilascio di altri ostaggi, contribuendo così ad allentare le tensioni geopolitiche nella regione. Ma, soprattutto, l’annuncio che la riunione dell’OPEC si sarebbe tenuta in videoconferenza ha rafforzato l’idea che l’accordo raggiunto sarebbe probabilmente un rinnovo delle misure esistenti, lasciando il mercato in balia di eventuali cattive notizie sulla domanda. Lo svolgimento della COP 28 a Dubai, nel cuore della regione che produce più combustibili fossili, non ha particolari impatti sul mercato petrolifero. Nessuno si aspetta una vera rivoluzione. Outlook: sideways
GAS
Arrivati a fine novembre il meteo ci regala finalmente un’aria prenatalizia con temperatura leggermente sotto media stagionale, tuttavia, le previsioni a 45 giorni inizino già a dare i primi segni di cedimento di questo freddo, che dovrebbe tornare in media già da metà dicembre. Vento, idro e fotovoltaico vedono una previsione in media stagionale per il prossimo mese. La produzione Norvegese tiene flussi stabilmente alti, con poche e sporadiche manutenzioni. I flussi nordafricani da Mazzara continuano ad essere instabili; questa condizione, unita al fatto che gli stessi flussi potrebbero bilanciare (se portati a piena capienza) lo short di sistema dato dal freddo, rende complesso in alcune giornate il bilanciamento Italiano. Gli stoccaggi iniziano finalmente ad erogare qualcosa rimanendo comunque altissimi con i livelli di giacenza: ad oggi l’Italia ha ancora il 96% circa del proprio stoccaggio in giacenza. Questa mattina il mese di dicembre TTF scambia a 42,85 €/MWh (PSV-TTF -1,3€/MWh) mentre la SUM24 TTF a 43,15 €/MWh (PSV-TTF 0,9 €/MWh). Outlook: sideways-bearish
POWER
L’ultima parte di novembre si conferma fredda in quasi tutta Europa. Questo abbassamento delle temperature si estenderà almeno per la prima metà di dicembre. Il vento, in Italia, vede ancora dei rialzi al di sopra della media stagionale su questa settimana, mentre per Francia e Germania la situazione resta più scarica. Le piogge torneranno ad essere abbondanti non solo su questa settimana, ma anche sulla prossima, nonostante il livello di produzione da fonte idro sul mese di novembre sia al momento sceso al di sotto rispetto a quello del 2018. La curva resta decisamente sotto tono in questa ultima parte dell’anno. I CAL24, sia tedesco che italiano, scambiano nella banda inferiore di Bollinger e non riescono a trovare spunti di rialzo, seguendo il resto dell’energy complex. Tuttavia, possiamo non escludere ancora uno short squeeze da qui alle vacanze di Natale. Outlook: sideways
CO2
Il prezzo del prodotto EUA DEC23 ieri ha chiuso la sessione a 73,07 €/ton, in forte discesa dal close di venerdì a 76,46€/ton. Le previsioni meteorologiche a breve termine stanno inviando un segnale rialzista ai prezzi del carbonio, con temperature inferiori alla norma e una minore produzione eolica e solare in Europa centrale che stanno spingendo verso l’alto la produzione di fossili e la domanda di EUA. Questa settimana si terranno quattro aste EUA e una minore offerta d’asta senza l’asta polacca bisettimanale potrebbe fornire un certo supporto ai prezzi. Le aste recenti hanno registrato per lo più risultati deboli, con un rapporto offerta-copertura costantemente inferiore a 2. Ciò implica una persistente debolezza della domanda di base di quote. Outlook: sideways