Macro
Ieri il tasso di interesse statunitense a 10 anni è salito nuovamente sopra il limite del 5%, il più alto dal 2007, per poi crollare rapidamente. I mercati azionari si sono mossi nella direzione opposta, chiudendo la giornata con cali moderati per gli indici ampi (S&P500 -0,2%) e un piccolo rialzo per il Nasdaq ad alto contenuto tecnologico (+0,3%). L’industria petrolifera negli Stati Uniti continua a consolidarsi dopo che la Chevron ha annunciato ieri di voler acquistare l’operatore petrolifero Hess per 53 miliardi di dollari. In giornata si attendono i resoconti provvisori di GM e Coca-Cola, nonché, dopo la chiusura, dei giganti dell’informatica Alphabet (società madre di Google) e Microsoft. Secondo la CNBC, circa il 17% delle società incluse nell’indice S&P500 hanno pubblicato i propri dati, di cui tre quarti si ritiene abbiano superato le stime degli analisti. Un altro circa il 30% delle aziende fornisce i propri risultati questa settimana. Gli indici asiatici sono contrastanti, con cali in Giappone dopo dati deboli, ma leggermente in rialzo a Shanghai. I futures del mercato azionario puntano principalmente al rialzo negli Stati Uniti ma al ribasso in Europa. Ieri altri due ostaggi sono stati rilasciati da Hamas, ma secondo le dichiarazioni israeliane ciò non fermerà l’invasione di terra pianificata.
Oil
Dopo il rilascio di venerdì di due ostaggi americani tenuti da Hamas, i prezzi del petrolio hanno iniziato a diminuire, con il Brent in calo di circa 2 $/b chiudendo la sessione a 92,2 $/b. Stamattina scambia a 90,3 $/b. L’Occidente ha esercitato pressioni su Israele affinché desse più tempo ai negoziati per garantire il rilascio di altri ostaggi, rinviando così ulteriormente la prospettiva di un’offensiva di terra di Tsahal nella Striscia di Gaza e smorzando un po’ la minaccia del conflitto che si estendesse a tutta la regione. Alla fine della scorsa settimana, le posizioni lunghe speculative nette sul WTI sono diminuite per la seconda settimana consecutiva, segno che a questi livelli di prezzo sta diventando sempre più difficile sfuggire ai fondamentali e ai rischi che gravano sulla domanda. Un violento aumento dei prezzi in caso di un significativo peggioramento delle tensioni in Medio Oriente è ovviamente del tutto immaginabile, ma sarebbe difficile da sostenere, a meno che ovviamente non si immagini una riduzione duratura della capacità produttiva dei principali produttori nella regione.
Outlook: sideways
Gas
Temperature ottobrine e riscaldamenti tardivamente accesi ci fanno finalmente assaporare un po’ di autunno. Piogge diffuse in tutta Europa e un vento importante regalano al Vecchio continente risorse rinnovabili abbondanti, rendendo il ruolo del gas meno importante per l’approvvigionamento di energia. Già dalla prossima settimana le temperature torneranno sopra media stagionale. La produzione Norvegese tiene flussi stabilmente alti, nonostante le piccole manutenzioni diffuse. I flussi nordafricani trasmettono una certa randomicità, i flussi non sono stabili cambiando anche infrasettimanalmente, con nomine giornaliere che non sempre corrispondono alla realtà, manipolando il bilanciamento Italiano. Previsione storica per gli stoccaggi decisamente pieni che vedono il 100% per fine mese. Nonostante le borse e le altre commodities sullo spot siano sul lato decrescente del venduto, il gas non accenna nessuna caduta ma anzi ci presenta una serie di candele giornaliere verdi. Sono ancora gli Algoritmi di Trading a farla da padrone, stravolgendo le logiche basilari che dovrebbero governare un mercato naturalmente attaccato alla realtà. Questa mattina il mese di novembre TTF scambia a 51,5 €/MWh (PSV-TTF -0,85 €/MWh) mentre la summer24 TTF a 55,2 €/MWh (PSV-TTF 1 €/MWh).
Outlook: sideways
Dopo un breve periodo di freddo, tornano temperature sopra la media autunnale accompagnate da vento e pioggia sopra media. Questa situazione, decisamente bearish, si accentuerà la prossima settimana a causa dell’abbassamento di carico per via del ponte del primo di novembre. Lo spark spread clean netto in delivery perde la forza della prima metà di ottobre e si assesta ad oggi, fino alla data del 24 ottobre, a 6,158 €/MWh. I cal power, sia tedesco che italiano, proseguono lateralmente all’interno della banda superiore di Bollinger a segnalare un rallentamento della risalita a cui abbiamo assistito nella prima metà del mese di ottobre. Tuttavia, a questa battuta d’arresto, potrebbe seguire un nuovo tentativo di tornare sull’estremo superiore della banda, l’oscillatore RSI sembra dare una nuova accelerazione in tal senso.
Outlook: sideways
EUA
Il prezzo eua DEC-23 ieri ha chiuso la sessione a 80,30 €/ton in forte discesa dal close di venerdi 81,67 €/ton. Il prezzo dell’EUA potrebbe subire pressioni a causa dell’aumento dei volumi delle aste questa settimana. Questa settimana si terranno cinque aste, ciascuna con un livello normale di volumi, che vanno da 2,15 Mt a 3,35 Mt. L’input proveniente dagli input meteorologici è leggermente ribassista. Le previsioni meteo aggiornate a 14 giorni di oggi mostrano temperature più calde in Europa centrale che frenano la domanda di riscaldamento e la domanda di emissioni. Il mondo finanziario sta inviando segnali contrastanti. I dati settimanali sul COT di ICE ha mostrato che i fondi di investimento hanno ridotto le posizioni corte nette a 9,7 milioni di tonnellate nella settimana terminata il 13 ottobre, dai 22,1 milioni della settimana precedente.
Outlook: sideways