Panoramica mercati
I timori legati alla situazione nella Striscia di Gaza guidano i mercati, ma le incertezze sull’inflazione e sulle possibili azioni della Fed non sono mai lontane. Venerdì i mercati azionari sono crollati bruscamente, mentre i rendimenti a lungo termine sono scesi parallelamente e il dollaro e l’oro sono aumentati, secondo uno schema tipico che riflette la ricerca di beni rifugio. La situazione appare catastrofica nella Striscia di Gaza, dove la popolazione sta fuggendo verso sud in vista di una probabile offensiva dell’esercito israeliano. Cresce la tensione con l’Iran, mentre gli Stati Uniti e l’Europa stanno intensificando gli sforzi diplomatici per moderare la risposta di Israele agli attacchi mortali di Hamas della scorsa settimana, avvertendo al tempo stesso l’Iran di non farsi coinvolgere direttamente nel conflitto. Ieri l’attenzione si è spostata sui report trimestrali che hanno sollevato considerevolmente i mercati azionari statunitensi, S&P 500 +1,1% e Nasdaq +1,2%. I tassi di interesse a lungo termine hanno continuato a salire leggermente con il rendimento del decennale statunitense ora al 4,75% (il rendimento a due anni al 5,11%). Nella notte e nella mattinata l’andamento delle borse asiatiche ha seguito quello americano e il Nikkei giapponese ha guadagnato l’1,1%. Da un giorno all’altro è diventato anche chiaro che il presidente Biden si sta recando in Israele e Giordania per incontrare i leader nel tentativo di rallentare l’escalation.
OIL
Forte aumento dei prezzi del petrolio venerdì, riflettendo le crescenti tensioni nel conflitto tra Israele e Hamas. Israele sta preparando la sua offensiva su Gaza City con l’obiettivo dichiarato di annientare Hamas. Ma l’evacuazione dei civili si sta trasformando in un disastro umanitario, e gli Stati Uniti stanno intensificando le iniziative diplomatiche per frenare Israele e dissuadere l’Iran dal farsi coinvolgere direttamente nel conflitto. Venerdì il prezzo del Brent è salito di quasi 4 $/b, chiudendo la sessione a 90,89 $/b.
Stamattina sta scambiando a 89,6 $/b. I prezzi potrebbero aumentare o diminuire notevolmente rispetto ai livelli attuali, a seconda dell’esito dell’offensiva israeliana. Per l’amministrazione Biden, a un anno dalle elezioni presidenziali, i mezzi per esercitare pressioni sull’Iran sembrano essere limitati dalla volontà di non ridurre ulteriormente l’offerta di petrolio, soprattutto perché c’è da affrontare contemporaneamente la questione russa. La settimana scorsa gli Stati Uniti hanno iniziato ad imporre le prime sanzioni sequestrando due petroliere che presumibilmente trasportavano petrolio russo acquistato a più di 60 $/b. Outlook: bullish
GAS
La prima settimana fredda di questo nuovo anno termico si rivela alla fine dei giochi non così fredda, già da lunedì prossimo su tutta Europa si registreranno temperature ben sopra media stagionale, con l’Italia che anticipa la mossa a giovedì di questa settimana regalandoci un piacevole weekend. Ad alleggerire la situazione meteo contribuisce un vento abbondante e precipitazioni abbondanti sul Vecchio Continente. La produzione Norvegese tiene flussi stabilmente alti, nonostante le piccole manutenzioni diffuse. I flussi nordafricani sembrano tornati agli antichi fasti, forse complice anche l’incontro di Descalzi (Eni) con il ministro dell’Energia e delle Miniere, Mohamed Arkab, e il nuovo AD di Sonatrach, Rachid Hachichi. Mazzara vede infatti da due giorni flussi di 80 smc .
Previsione storica per gli stoccaggi decisamente pieni che vedono il 100% per fine mese. I prezzi di mercato indicano ancora una volta che ci troviamo davanti ad una realtà che si slega totalmente dai fondamentali. Sono ancora gli Algoritmi di Trading a farla da padrone, stravolgendo le logiche basilari che dovrebbero governare un mercato naturalmente attaccato alla realtà. Questa mattina il mese di novembre TTF scambia a 46 €/MWh (PSV-TTF -0,25 €/MWh), mentre la summer24 TTF a 48,25 €/MWh (PSV-TTF 1 €/MWh). Outlook: sideways
POWER
Inizio di settimana più freddo in tutta Europa ma meno di quanto ci si potesse aspettare fino alla scorsa settimana. Gli ultimi run meteo riportano rapidamente le temperature al di sopra della media autunnale, eccezion fatta per UK che vedrà nuovamente un abbassamento sul weekend e sull’inizio della prossima settimana. A mitigare i rialzi della domanda il vento e le precipitazioni restano sopra media per tutta la settimana, come già previsto la scorsa settimana.
Il gas più teso su questa prima metà di ottobre ha spinto al rialzo la delivery in Italia con un PUN che ha segnato un nuovo massimo a 175,76 €/MWh lo scorso lunedì, livello che non si vedeva da febbraio. La curva power trova nuovo vigore su questa prima metà del mese. Il cal tedesco è tornato a tradare sui livelli di fine agosto a 128,85 €/MWh, abbandonando temporaneamente la banda inferiore di Bollinger, ora scambia nel range delineato dalla mid line e la banda superiore. Il cal italiano segue l’andamento di quello tedesco arrivando quasi a sfiorare i massimi di fine agosto lo scorso venerdì, toccando i 157,1 €/MWh; oggi potrebbe aprire intorno ai 148 €/MWh. Outlook: sideways
CO2
Il prezzo eua DEC-23 ieri ha chiuso la sessione a 83,41 €/ton in forte discesa dal close di venerdì 85,66 €/ton. Il prezzo EUA dovrebbe rimanere strettamente correlato ai prezzi del gas europeo anche questa settimana come quella precedente. Ci sono solo quattro aste che si terranno questa settimana senza l’asta polacca bisettimanale e volumi d’asta leggermente inferiori potrebbero dare un po’ di supporto. Le previsioni meteorologiche aggiornate a 14 giorni di oggi stanno inviando un segnale leggermente ribassista ai prezzi del carbonio, con temperature più calde combinate con una maggiore eolica in Europa centrale.
Gli occhi e i cuori dell’Europa seguono da vicino i risultati ufficiali di questa settimana delle elezioni di domenica in Polonia e gli imminenti negoziati relativi alla formazione del nuovo governo. I risultati degli exit poll, se corretti, significherebbero un miglioramento delle relazioni con l’UE e un notevole cambiamento di tono a Varsavia sia verso le ambizioni climatiche che verso una più ampia cooperazione dell’UE. L’ultimo report COT di ICE ha mostrato che i fondi di investimento hanno aumentato le posizioni corte nette a 22,1 Mt nella settimana terminata il 6 ottobre, da 17,7 Mt della settimana precedente. Outlook: sideways