Panoramica mercati
Archiviato un mese di Settembre molto debole, non accenna a diminuire la pressione sul comparto azionario, con vendite aggressive su titoli tecnologici e più in generale sui titoli asiatici. Fanno eccezione i bancari per le proiezioni sui tassi, ma soprattutto i titoli energetici tradizionali, grazie agli aumenti record del prezzo del petrolio e del gas. In attesa dei dati sui non-farm payrolls di venerdì, sono pochi i driver che fanno pensare ad un rimbalzo dei mercati nel breve termine.
Per quanto riguarda l’Oil, Il meeting mensile dell’OPEC si conclude senza variazioni dei piani originari di aumento graduale della produzione, nonostante le pressioni della Casa Bianca per un aumento più marcato per contenere i rialzi. Si valuta che la domanda addizionale di petrolio per la produzione di energia elettrica sia nell’ordine dei 500k barili/giorno, che potrebbe supportare la domanda complessiva Oil nel Q4, tradizionalmente un trimestre di flessione. Outlook rimane sicuramente ancora bullish, col caveat che ulteriori rialzi potrebbero minare la crescita mondiale e causare un rallentamento del PIL.
CO2
I prezzi del contratto EUA-DIC 21 nella giornata di lunedì hanno chiuso la sessione a 63,24 €/ton. Da segnalare i prezzi UKA-DIC 21 che hanno chiuso la sessione di ieri in calo a 68,8 £/ton (79 €/ton). Il brusco calo di vento in Germania porterà ad un significativo aumento della produzione a carbone e di conseguenza della domanda EUA. Data l’ultima situazione nel mercato europeo dell’energia, ci sono richieste di intervento politico nel mercato della CO2 con l’obiettivo di ridurre i prezzi dell’elettricità. Il gruppo S&D (socialdemocratici) al Parlamento europeo ha proposto di agire per limitare la speculazione. Alcuni Stati membri chiedono anche un tetto ai prezzi dell’EUA. Anche se la Commissione ha minimizzato le possibilità di qualsiasi forma di intervento che richiederebbe modifiche alla direttiva ETS, le crescenti richieste di azione per gestire i prezzi elevati dell’energia molto probabilmente limitano l’upside del prezzo della CO2. Diverse notizie secondo cui gli impianti stanno chiudendo o riducendo la produzione a causa dei prezzi record del gas potrebbero anche esercitare una pressione ribassista sugli EUA. Le preoccupazioni per un aumento dell’interruzione della domanda in tutta Europa come risposta agli alti prezzi dell’elettricità e del carburante potrebbero pesare sul prezzo delle emissioni. Il rapporto ICE Commitment of Traders mostra un ulteriore aumento delle posizioni lunghe nette dei fondi di investimento. Per la settimana terminata il 24 settembre i fondi di investimento hanno aumentato le loro posizioni lunghe a un nuovo massimo storicodi 64 Mt, in aumento del 17% rispetto alla settimana precedente. Outlook: Bullish
Power
Short term Power bullish, sostenuto dall’incremento di domanda provocato dall’abbassamento delle temperature, che diventerà ancora più pronunciato sulla prossima settimana e accompagnato da precipitazioni in riduzione. I CAL Italia ed estero power conquistano nuovi massimi. La Germania è influenzata soprattutto dal prezzo del Coal che sul 2022 ha aperto sopra il close di ieri, e l’Italia segue il resto dell’energy complex così bullish, soprattutto il gas che ha aperto a 100 €/MWh sul mese di Novembre e ha già raggiunto il nuovo massimo a 104,25 €/MWh. Outlook: bullish
GAS
Continua la tendenza rialzista con l’inizio del WIN21, dove questa volta è il gas a rincorre la forte spinta dei prezzi power e coal. Gazprom riduce nuovamente le immissioni di gas sui primi giorni di Ottobre rispetto al mese precedente. Si parla, intanto, di inizio delle operazioni di riempimento dei tubi del Nordstream 2 e fase di test, ma sembra ancora lontana la partenza commerciale del flusso fisico.
Le previsioni meteo suggeriscono un prematuro inizio della stagione invernale e quindi della fase di erogazione dagli stoccaggi europei nettamente deficitari rispetto agli anni passati. I Mercati asiatici continuano ad attrarre i cargo di LNG alimentando i timori sulle forniture europee via nave. I livelli di spark spread e le condizioni di bilanciamento di breve del mercato italiano ravvivano gli spread PSV-TTF su tutta la curva. Questa mattina il mese di novembre TTF scambia a 107 €/MWh (PSV-TTF novembre +0,25 €/MWh) mentre il CAL22 TTF a 63,5 €/MWh (PSV-TTF cal22 +1,2 €/MWh). Outlook bullish