Panoramica mercati
La vicenda Evergrande si avvia ad una potenziale soluzione che non dovrebbe determinare rischi di contagio per i mercati europei ed americani. Le borse continuano ad essere sotto pressione a causa dei rialzi dei rendimenti dei titoli di stato americani, sopra la soglia psicologica di 1.5%, che determinano riallocazioni degli investitori dal comparto azionario a quello del reddito fisso. Cominciano a diffondersi analisi dei rischi per la crescita del PIL mondiale determinati dal rialzo dei prezzi dell’energia. L’outlook continua ad essere negativo per questo fine mese ma il Q4 è tradizionalmente più supportivo.
La forza relativa del petrolio, in presenza di un contesto macro avverso al rischio, era evidentemente sintomo di una domanda di base forte. La conferma si è ottenuta con un trend settimanale rialzista che ha portato i prezzi del Brent sopra 80 $/bbl, ai massimi da 3 anni. Non è escluso che questo inverno i prezzi del gas elevatissimi supportino anche i prezzi del petrolio, dinamica storicamente inusuale e che potrebbe cogliere di sorpresa gli analisti essendo, appunto, un’anomalia storica importante nei bilanci domanda-offerta del petrolio e dei suoi derivati. Outlook bullish.
Co2
Il prezzo del contratto EUA-DIC21 nella giornata di lunedì ha raggiunto il record storico di 65 €/ton. Da segnalare il contratto UKA di DIC21 che ha raggiunto sempre ieri il prezzo di 71,35 £/ton vale a dire (83,5 €/ton). I prezzi dell’energy complex (oil, coal e gas) in continua crescita e le minor quote di CO2 messe in asta rispetto al 2020 continuano a supportare i prezzi EUA. Ormai il costo degli impianti a carbone in Europa è decisamente più conveniente degli impianti a gas almeno 57 €/MWh sui contratti di ottobre. La produzione a carbone in Germania settimana scorsa è stata di 1,27 TWh in aumento del 30% rispetto all’anno scorso. Questo aumento delle emissioni emesse dovrebbe generare maggior domanda lato EUA. ll rapporto ICE Commitment of Traders per la settimana terminata il 17 settembre mostra che i fondi di investimento hanno aumentato le loro posizioni lunghe a 54,9 Mt, un aumento del 31% rispetto alla settimana precedente. Le elezioni di ieri in Germania non hanno prodotto una chiara maggioranza. I socialdemocratici (SPD) sono primi, con il 25,2%, leggermente davanti ai democristiani (CDU/CSU) con il 24,6%. Ciascuno dei due dovrebbe allearsi sia con i Verdi (14,3%) che con i liberaldemocratici (11,6%) per formare un governo di maggioranza.
Outlook: Bullish
Power
Prezzi sul breve periodo molto tesi a causa principalmente dei costi dei fuels. Il meteo di breve termine vede temperature in media o leggermente sopra, cosa che con l’inizio della stagione autunnale ha un risvolto bearish. Il vento molto basso su questa settimana potrebbe risalire sopra la media stagionale a partire da lunedì prossimo. Il reparto idro, inoltre, potrebbe rinforzarsi a causa dell’alta probabilità di precipitazioni in arrivo sulla prossima settimana. Il resto della curva power non arresta il trend rialzista, con il CAL2022 in apertura su oggi nuovamente in gap up (136 €/MWh), dopo quella del lunedì, che portava già un delta al rialzo di 6,2 €/MWh sul close di venerdì.
Outlook: bullish.
Gas
La giornata di oggi si apre con una riduzione a sorpresa della nomina a Mallnow dei flussi russi, indicando al mercato che la strozzatura di Gazprom delle forniture europee avrà molto probabilmente luogo sul Q4 a meno di concessioni sul discorso Nord Stream 2. Le concessioni invece avute la scorsa settimana per l’aumento della produzione norvegese sul GY21-22 di 2 miliardi di metri cubi, non sono riuscite a stemperare il rialzo dei prezzi che si apprestano a chiudere la sessione estiva su nuovi valori record. Mentre i contratti future esprimono i rischi legati all’undersupply dell’inverno che sta per partire, sui prezzi spot si osserva una forte debolezza dei sistemi a gestire situazioni di congestioni di breve, promettendo forte volatilità nelle prossime sessioni di mercato. Questa mattina il mese di ottobre TTF scambia a 82,7 €/MWh (PSV-TTF ottobre -1,5 €/MWh) mentre il WIN21 TTF a 82,2 €/MWh (PSV-TTF Win21 – 0,05 €/MWh).
Outlook: bullish.