PANORAMICA MERCATI
L’orientamento espresso dai membri della FED sull’opportunità di iniziare quanto prima il processo di “tapering” che ridurrà gli acquisti di titoli di stato ha messo il freno ai mercati americani, già preoccupati per gli sviluppi regolatori in Cina. I dati sull’inflazione oggi pomeriggio andranno a delineare meglio gli orientamenti di politica monetaria, in una fase in cui le notizie positive vengono velocemente scontate e quelle negative pesano maggiormente. Le paure di vendite più importanti hanno aumentato la domanda di acquisto di opzioni put sugli indici e l’indice VIX, che misura la volatilità attesa dagli operatori nel breve.
OIL
Fattori contrastanti influenzano i prezzi del petrolio, che nella settimana scorsa sono rimasti stabili ma negli ultimi giorni sembrano puntare verso quota 75$. Il rilascio delle riserve strategiche da parte della Cina ha calmierato i prezzi solo per qualche giorno, mentre l’OPEC ha effettuato una revisione al ribasso della domanda per l’impatto più alto delle aspettative della variante Delta sui contagi di coronavirus. D’altro canto, prezzi elevatissimi del gas sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo rendono plausibili aumenti di domanda fino a 2 milioni di barili al giorno per l’utilizzo di questa fonte in sostituzione del gas, soprattutto in paesi asiatici come il Pakistan che non riescono ad approvvigionarsi economicamente con tender di LNG.
GAS
Il mercato sempre più pessimista sull’inizio del flusso commerciale del Nord Stream 2 continua a spingere i prezzi del gas fortemente a rialzo. Il regolatore tedesco potrebbe impiegare fino a 4 mesi per l’approvazione dei documenti necessari alla partenza dell’infrastruttura. I flussi russi continuano così a rimanere bassi per l’Europa mentre questa settimana si concludono le principali manutenzioni sulla produzione norvegese. Continua la competizione con i mercati asiatici per le forniture di LNG e con il carbone per la produzione di energia elettrica.
A dare una forte spinta questa settimana si aggiungono anche le previsioni meteo che cominceranno a sollecitare prematuramente la domanda nel centro nord Europa.
Questa mattina il mese di settembre TTF scambia a 65 €/MWh (PSV-TTF ottobre -1,00 €/MWh) mentre il Winter-21 TTF a 64,25 €/MWh (PSV-TTF Win21 -0,15 €/MWh).
Outlook bullish
EUA
Arriviamo da una settimana in cui il prezzo del contratto EUA-DIC21 è stato abbastanza stabile oscillando nel range tra 63 e 61 €/ton circa. I prezzi dell’energy complex gas, carbone e power che continuano a salire e l’alta produzione di carbone e lignite in Germania continuano a supportare i prezzi della CO2. Nella giornata di lunedì il mercato ha chiuso a 61,38 €/ton. Tra due settimane si terranno le elezioni politiche in Germania, la probabile vittoria dei verdi porterà ad quasi sicuramente a una più veloce dismissione degli impianti a carbone.
Outlook: Bullish
Power
L’ultimo run subseasonal non aiuta la situazione già molto tesa. Sembra confermato l’arrivo di un’incursione fredda da nord est Europa che porterà una discesa delle temperature, in particolare in tutto il CWE (Francia, Germania, Belgio e Olanda) e comporterà un incremento prematuro di domanda per riscaldamento, potenzialmente già prima dell’inizio dell’autunno. La situazione estera darà ulteriore supporto allo short term Italia già ai massimi storici per il periodo.
Il mercato power sulla curva resta ancora gas driven. I Cal 2022 tradano sui massimi storici non solo in Italia ma anche all’estero. L’apertura di lunedì del Cal 2022 italiano è stata in gap up rispetto a quella di venerdì di 2,6 €/MWh e quella di oggi la possiamo tranquillamente collocare ancora una volta sopra il close di ieri, 109,55 €/MWh. Outlook: bullish.