Panoramica mercati
Dopo un iniziale rialzo, i mercati azionari statunitensi sono tornati al ribasso e l’S&P 500 ha chiuso a -0,3%. Il rendimento delle obbligazioni Usa a 10 anni è pari al 2,55% in questo momento dopo essere sceso temporaneamente a quasi il 2,50% durante la notte. Il calo dei tassi di interesse è guidato dall’aumento dei rischi di recessione e, alla fine, anche dalle preoccupazioni per la reazione della Cina ai piani della presidente della Camera Nancy Pelosi di visitare Taiwan. I mercati azionari asiatici sono nella maggior parte dei casi in netto calo, con i cali maggiori in Cina.
I futures in Europa e negli Stati Uniti sono in calo di circa mezzo punto percentuale. Nonostante le proteste dalla Cina, secondo vari media, Nancy Pelosi dovrebbe arrivare a Taiwan più tardi oggi per incontrare il presidente Tsai Ing-wen mercoledì. La Cina minaccia gravi conseguenze, ma c’è grande incertezza su quali. Tra l’altro si ipotizza che i Cinesi possano lasciare un segno militare, ma si parla anche di qualche forma di sanzione economica. Lunedì i prezzi del petrolio sono scesi, poiché i deboli dati manifatturieri di Cina e Giappone per luglio hanno pesato sulle prospettive della domanda.
L’indice dei responsabili degli acquisti manifatturieri (PMI) Caixin/Markit è sceso a 50,4 a luglio da 51,7 del mese precedente, ben al di sotto delle aspettative degli analisti, secondo i dati mostrati lunedì. L’attività manifatturiera giapponese è cresciuta al ritmo più debole degli ultimi 10 mesi a luglio.
Brent e WTI hanno chiuso luglio con le loro seconde perdite mensili consecutive per la prima volta dal 2020, poiché l’aumento dell’inflazione e i tassi di interesse più elevati sollevano i timori di una recessione che eroderebbe la domanda di carburante.
L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) e gli alleati, inclusa la Russia, un gruppo noto come OPEC+, si incontreranno mercoledì per decidere la produzione di settembre. Nel frattempo, la produzione di petrolio degli Stati Uniti ha continuato a salire, mentre il conteggio delle piattaforme di perforazione è aumentato di 11 unità a luglio, aumentando per il 23° mese consecutivo, record secondo i dati di Baker Hughes. Outlook: Sideways
Gas
Mercoledì scorso Gazprom ha informato Eni di un ulteriore riduzione di consegne di gas da 33 a 27 milioni di metri cubi. Inoltre ancora non è risolta la questione relativa alla riparazione della turbina sul Nordstream 1. I flussi russi sono nuovamente scesi ai livelli di metà luglio quando c’è stata la stagionale manutenzione del Nordstream 1 e questa riduzione ha ovviamente dato un ulteriore spinta bullish ai prezzi gas. I consumi sul mese di agosto dovrebbero tuttavia trovare un po’ di tranquillità a causa delle chiusure industriali stagionali. In Italia dopo uno stop di 4 giorni, SNAM torna in AGS per effettuare gli acquisti necessari per arrivare all’1 novembre con lo stoccaggio all’80%. Questa mattina il mese di settembre TTF scambia a 206 €/MWh (PSV-TTF settembre +1,205 €/MWh). Outlook: bullish
Power
Nonostante le precipitazioni di settimana scorsa il run-of-river in Italia resta ancora sotto il mese precedente per questo inizio di agosto. Le temperature sosterranno il fabbisogno ma le chiusure aziendali stagionali alleggeriranno comunque la pressione sui prezzi. Il vento non sarà per molti giorni sopra media. La curva power resta invece molto bullish e tesa. Il cal tedesco ha superato oggi la soglia dei 400 €/MWh, probabilmente anche chiusure forzate di posizioni e scarsa liquidità per stagionalità non contribuiscono ad una discesa del prezzo. Il cal italiano ovviamente segue questo trend rialzista, prevista apertura in gap up intorno ai 373 €/MWh. Outlook: bullish
CO2
I volumi giornalieri dell’asta EUA si sono dimezzati da ieri e rimarranno bassi nel mese di agosto, sostenendo potenzialmente i prezzi. Questa settimana solo 5,7 milioni di EUA saranno offerti nelle aste governative. La notizia di venerdì che la Spagna intende proporre alla Commissione europea la fissazione di un tetto massimo per il prezzo dell’ETS UE aveva portato ad un leggero ribasso dei prezzi venerdì. I dettagli di questa proposta sono ancora poco chiari. Il prezzo del contratto EUA-DIC22 nella giornata di lunedi ha chiuso a 80,63 €/ton in crescita rispetto al close di venerdì scorso 78,67 €/ton. Ieri da un punto di vista tecnico il contratto EUA-DIC22 ha rotto la media a 200, questo potrebbe dare slancio ad un nuovo rialzo dei prezzi. Outlook: Bullish