Panoramica mercati
La scorsa settimana ha visto movimenti di mercato drastici, soprattutto per quanto riguarda i tassi con i rendimenti obbligazionari (in forte calo su tutta la curva) e nel segmento a breve, nell’ultima parte della settimana. Le principali motivazioni sono state la debolezza dei dati macroeconomici e l’aumento dei rischi di recessione che hanno spinto al ribasso le aspettative sui tassi ufficiali e, insieme al calo delle aspettative di inflazione, hanno ridotto il rendimento delle obbligazioni. Negli Stati Uniti, il prezzo massimo dei tassi ufficiali è sceso da oltre il 4% a metà giugno a circa il 3,35%. Il dollaro si rafforza sull’euro ed euro oggi il cambio scambia a 1,044. Ieri era il giorno dell’indipendenza le borse americane erano chiuse. Il prezzo del Brent oggi scambia a 113$/b in salita rispetto ai prezzi della settimana scorsa dove c’è stato un minimo di 108$/b il giorno 01/07. Le interruzioni alla produzione di greggio in Libia hanno spinto al rialzo le quotazioni nonostante l’incremento di produzione dell’Opec+ e i timori di un rallentamento della domanda globale a causa della recessione. Secondo quanto riportato dai media, venerdì sera alcuni manifestanti hanno preso d’assalto l’edificio del Parlamento libico nella città orientale di Tobruk per protestare contro il peggioramento delle condizioni di vita e della situazione politica nel Paese.
Giovedì la National Oil Corporation (Noc) libica ha dichiarato lo stato di forza maggiore nei porti di Es Sider e Ras Lanuf e nel giacimento petrolifero di El Feel. La produzione ha visto un forte calo, con esportazioni giornaliere comprese tra 365.000 e 409.000 barili al giorno, una diminuzione di 865.000 barili al giorno rispetto alla produzione in “circostanze normali”. Oltre alla Libia, tra le cause dei rialzi delle quotazioni bisogna aggiungere lo sciopero dei lavoratori del settore oil&gas in Norvegia che partirà il 5 luglio e, secondo calcoli della Rueters, potrebbe ridurre la produzione complessiva di petrolio del paese di circa l’8%, (circa 320.000 barili di petrolio equivalente al giorno) a meno che non venga trovato un accordo dell’ultim’ora sulle richieste salariali. C’è poi il terzo fattore che riguarda l’Ecuador dove il governo e i leader dei gruppi indigeni sembra abbiano raggiunto un accordo per porre fine alle proteste durate più di due settimane e che hanno portato allo stop di circa 250.000 barili al giorno.
Outlook: Bullish
GAS
I tagli dei flussi russi mettono nei guai il colosso UNIPER, uno dei principali fornitori del mercato tedesco; in suo aiuto interviene il governo con un potenziale pacchetto di salvataggio ancora in via di definizione. In generale, i quantitativi di gas russo che non raggiungono l’Europa vengono riacquistati sui mercati a pronti innescando un rialzo dei prezzi che a sua volta genera sulla curva una massiccia spinta a rialzo per effetto delle margin-call delle clearing bank. L’Italia continua a strappare gas da iniettare a Germania, Olanda e Austria incentivando le importazioni via tubo mediante le massicce aste giornaliere di SNAM (stoccatore di ultima istanza). Per le prossime settimane si parla di un passaggio del “testimone” da SNAM al GSE per quanto concerne questo ruolo. Lo scenario con cui questa campagna verrà finanziata e le modalità con cui verrà rilasciato in inverno questo gas sono ancora fumosi. Accantonato il tema di un tetto al prezzo dei gas il mercato torna ad esser fuori controllo. Questa mattina il mese di agosto TTF scambia a 173,00 €/MWh (PSV-TTF agosto +5,20 €/MWh) mentre il WIN22 TTF a 170,0 €/MWh (PSV-TTF WIN22 +4,10 €/MWh).
Outlook bullish
POWER
Si rinforzano le previsioni di temperature molto sopra media stagionale, accompagnate da scarse precipitazioni, che non aiutano a superare il periodo di siccità. I dati di Terna sull’effettiva produzione da fonti idro mostra per i primi giorni di luglio una flessione rispetto ai dati dei due mesi precedenti, già molto scarichi e al di sotto dei livelli degli ultimi 5 anni. Il vento è l’unico elemento mitigatore di questo meteo che resta molto bullish. La delivery per questa settimana è prevista su valori sopra ai 400 €/MWh, livello che potrebbe consolidarsi per la prossima settimana. La curva power ha ripreso a pieno ritmo un trend molto bullish esplorando nuovi massimi. Il CAL23 tedesco ha rotto al rialzo ogni resistenza ed è arrivato a tradare sopra i 300 €/MWh, raggiungendo il picco a 328 €/MWh nella giornata di ieri. Il CAL23 italiano con meno liquidità segue la bullishness dettata dall’estero e dal resto dell’energy complex e trova un nuovo massimo a 297,5 €/MWh.
Outlook: bullish
CO2
Questa settimana 11,5 milioni di EUA saranno offerti alle aste governative. Si tratta di 2,6 milioni in più rispetto alla scorsa settimana a causa dell’asta quindicinale polacca di mercoledì. Le prime tre aste della scorsa settimana sono state molto forti e hanno fornito segnali rialzisti intraday al mercato secondario. Tuttavia, l’asta di venerdì si è nettata sostanzialmente al di sotto del mercato secondario, il che ha trascinato i prezzi dell’EUA al ribasso. Il resto del complesso energetico continua a fornire un segnale rialzista al mercato delle emissioni. I dati più recenti di Commitment of Traders per la settimana terminata il 24 giugno mostrano che i fondi di investimento hanno aumentato la loro posizione netta long del 10% rispetto alla settimana precedente, da 15,8 Mt a 17,3 Mt. Tuttavia, questo valore è ancora inferiore alla dimensione delle posizioni lunghe di maggio, quando i prezzi dell’EUA oscillavano intorno al livello di €90/t e significativamente al di sotto dei livelli prebellici, quando la posizione long netta settimanale dei fondi di investimento era in media di 27 Mt. Il prezzo del contratto EUA-DIC22 nella giornata di lunedì ha chiuso a 84,63 €/ton in leggero calo rispetto al close di venerdi scorso 86,18 €/ton. Outlook: sideways