Dopo la mancanza di una chiara direzione gli indici azionari statunitensi hanno chiuso la giornata in leggero ribasso ieri: l’S&P 500 del -0,3% e il Nasdaq leggermente più del -0,8%. Il G7 ha iniziato domenica la sua riunione di tre giorni in Baviera, in Germania. Secondo le dichiarazioni degli Stati Uniti, il G7 è in procinto di concordare un divieto alle importazioni di oro dalla Russia e i paesi stanno anche discutendo un tetto massimo sul prezzo del petrolio russo per impedire alla Russia di compensare il calo dei volumi delle vendite con l’aumento dei prezzi. Secondo Bloomberg, la Russia ha mancato il pagamento degli interessi su parti del debito estero, poiché al paese è stato impedito di trasferire valuta estera a destinatari in Occidente. Ciò è accaduto in precedenza solo in connessione con la Rivoluzione russa nel 1917 e una volta nel 1998. La Banca popolare cinese lunedì ha iniettato 100 miliardi di yuan, circa 15 miliardi di dollari, nel sistema, il massimo degli ultimi 3 mesi.
Oil
Il prezzo del Brent oggi scambia a 112$/b in salita rispetto ai prezzi della settimana scorsa dove c’è stato un minimo di 106$/b il giorno 24/06. Il mercato è teso con una domanda crescente e una scarsità di offerta. Qualche sostegno è arrivato dalla Libia, dove la National Oil Corporation non ha pubblicato dati sulla produzione. Nel Paese i manifestanti stanno bloccando giacimenti petroliferi e terminali di esportazione. Questa settimana ci sarà la riunione mensile degli ambasciatori dell’OPEC+, il cartello dovrebbe aumentare le quote di produzione di 648kb/g ad agosto. In Germania, i leader dei paesi del G7 potrebbero decidere di approvare nuove misure per sanzionare le esportazioni di petrolio russo, una proposta è quella di porre un tetto massimo al prezzo del petrolio esportato dalla Russia. Per essere efficace questo cap ha bisogno del sostegno dell’India (il presidente Modi è invitato al vertice del G7) e della Cina quindi molto improbabile.
Outlook: Sideways
Gas
Le iniezioni di stoccaggio rallentano a livello europeo, per effetto di crescenti richieste della domanda gas to power a causa della settimana particolarmente torrida e per l’effetto delle riduzioni di forniture gas russo e la flessione di quelle via nave dall’America. Il tema price cap per il gas russo, dibattuto sui tavoli del G7, non trova concretezza. Con un rapido Decreto Legislativo, SNAM viene nominata stoccatore di ultima istanza per sopperire alle mancanze nelle iniezioni degli stoccaggi italiani (prezzi a pronti aumentano il premio rispetto agli altri HUB, garantendo un aumento delle forniture per l’Italia a scapito di Germania, Austria, Francia, Olanda).
Questa mattina il mese di luglio TTF scambia a 127,00 €/MWh (PSV-TTF luglio +4,5€/MWh) mentre il WIN22 TTF a 129,0 €/MWh (PSV-TTF WIN22 +4,5€/MWh).
Outlook sideways
EUA
Durante una votazione in plenaria a Bruxelles il 22 giugno, una maggioranza appoggiata dai partiti di centrosinistra/centrodestra ha approvato alcuni emendamenti che rappresentano un leggero aumento dell’ambizione climatica rispetto alla proposta originaria della Commissione europea. Lo sforzo complessivo di abbattimento verso il 2030 sarà una riduzione delle emissioni del 63%, rispetto al 61% previsto dalla proposta della Commissione. L’assegnazione gratuita di EUA all’industria terminerà nel 2032, anziché nel 2035. I margini di profitto favorevoli per le centrali a carbone e il piano annunciato da diversi paesi dell’UE di riaprire le centrali a carbone fuori servizio (Germania 10 GW) aumenterebbero ulteriormente l’anticipazione di un aumento del consumo di carbone, aumentando la copertura delle utility e di conseguenza supportando la domanda EUA. Il prezzo del contratto EUA-DIC22 nella giornata di lunedì ha chiuso a 84,51 €/ton in leggera salita rispetto al close di venerdì scorso 83,81 €/ton.
Outlook: bullish
Power
Lieve rinfrescata delle temperature su Francia e UK in questa settimana, mentre l’Italia e la Germania rimangono decisamente calde. Il carico settimanale di conseguenza risulta più alto rispetto a settimana scorsa per questi ultimi due paesi. Il vento sotto media in quasi tutta Europa, ad eccezione di UK, lascia il posto ad un ritorno delle precipitazioni che potrebbero alleggerire la forte siccità in atto. Per l’Italia i prezzi sulla week in delivery vedono dei livelli di spark spread molto alti sopra gli 80 €/MWh.