Panoramica mercati
C’è stato un piccolo rialzo ieri sulle borse statunitensi; L’S&P 500 è salito dello 0,3% e il Nasdaq dello 0,7%. L’attenzione è ora sempre più concentrata sulla discussione sul tetto del debito negli Stati Uniti, dove Biden e McCarthy si incontreranno oggi. Diversi membri della Fed ieri hanno detto che i tassi di interesse dovrebbero essere più alti per un periodo di tempo più lungo. Il rendimento a 10 anni negli Stati Uniti è salito leggermente al 3,50% e il cambio euro dollaro scambia oggi a 1,088 in calo rispetto a settimana scorsa a causa delle preoccupazioni per il tetto del debito.
In Asia, le statistiche di aprile di questa mattina hanno mostrato che la produzione industriale e le vendite al dettaglio della Cina si sono rivelate più deboli del previsto, e quindi ci si chiede quanto a lungo resisterà ancora la forza iniziale dell’economia cinese. Resistono però molte borse con l’indice di Hong Kong, l’Hang Seng, a +0,4% e il Nikkei giapponese a +0,9%.
I prezzi dei futures indicano un certo calo in Europa con l’apertura dei mercati. Nell’agenda delle statistiche di oggi, mettiamo in evidenza le statistiche sulla produzione industriale e al dettaglio delle aspettative di inflazione negli Stati Uniti.
Oil
I prezzi del petrolio sono aumentati questa mattina, sostenuti dai piani degli Stati Uniti di acquistare petrolio per la loro Strategic Petroleum Reserve (SPR) e dagli incendi violenti in Canada che hanno alimentato i timori sull’offerta. Il contratto di luglio del Brent è salito di 30 centesimi, e sta scambiando a 75,56 $/b. Lunedì il contratto è salito dell’1%, invertendo una serie di 3 sessioni negative.
Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha dichiarato che acquisterà 3 milioni di barili di greggio per la SPR con consegna ad agosto e ha chiesto che le offerte vengano presentate entro il 31 maggio. I prezzi del petrolio martedì hanno anche ricevuto supporto dalle preoccupazioni sull’offerta derivanti dagli incendi in Canada. Gli incendi diffusi in Alberta, in Canada, hanno costretto a un certo punto più di 30.000 persone a lasciare le loro case e hanno bloccato almeno 319.000 barili di petrolio equivalente al giorno, ovvero il 3,7% della produzione nazionale.
Outlook: sideways
GAS
Continua la tendenza ribassista sul mercato a pronti e supportiva sui contratti a termine più avanti nella curva. Con il time spread Q3-winter23 che ha ricominciato a stringersi. Dal punto di vista fondamentale continuano le iniezioni negli stoccaggi, una domanda su maggio stabile, complice il maltempo su tutta la penisola e un immesso che soffre le molteplici manutenzioni su Mazzara, Gela e Livorno, mantengono teso il PSV rispetto agli altri hubs Europei.
Bene la situazione stoccaggi, sia a livello Europeo, con una media che raggiunge il 63,75%, che a livello nazionale, dove l’Italia si posiziona nel gruppo di testa con un riempimento già al 69,81%. Infine, l’LNG continua a essere fortemente protagonista nonostante manutenzioni sparse sui rigassificatori europei. Si fanno sempre più forti gli scenari per il raggiungimento della totale indipendenza dall’ormai ridotto gas Russo. Questa mattina il mese di giugno TTF scambia a 32,1 €/MWh (PSV-TTF +1,1€/MWh) mentre il winter23 TTF a 47,5€/MWh (PSV-TTF -0,5 €/MWh).
Outlook: bearish
Power
La forte presenza di rinnovabili ed, in particolare, di idro sta indebolendo lo spot power. All’estero la situazione è accentuata, questa settimana, da un eolico sopra media stagionale e da un giorno festivo in più, questo giovedì, che si porterà dietro un carico ridotto anche sul venerdì, poiché in mezzo ad un ponte. La prossima settimana sarà caratterizzata, da una parte dalle temperature sotto media ed dal vento contenuto che daranno una spinta rialzista ai prezzi e, dall’altra, dalla costante abbondanza di precipitazioni che, al contrario, metteranno una pressione ribassista.
La scorsa settimana, facendo seguito all’atto di indirizzo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 31 marzo 2023 in merito alla prosecuzione fino al 30 settembre 2023 del programma di massimizzazione degli impianti alimentati da combustibili diversi dal gas naturale, Terna ha pubblicato i dettagli della programmazione con cui detti impianti dovranno essere offerti alla produzione massima tecnicamente possibile per il periodo 15 maggio-30 settembre 2023. Tale programmazione potrà essere oggetto di revisione da parte di Terna su base giornaliera o settimanale. Questo annuncio di Terna ha avuto subito un effetto bearish sui prodotti italiani coinvolti, in particolare sul Q3 che da scorsa settimana ha perso più del 9,5%.
Nel frattempo, sul resto curva, dopo una settimana con alcuni tentativi di rimbalzo dei cal sulla scia della forza della CO2, che è tornata a superare i 90 €/ton nella giornata dell’11 maggio, siamo tornati in una fase di forte debolezza. Il cal italiano trada ora in zona 146,5 €/MWh rispetto alla chiusura di venerdì scorso a 157 €/MWh. Outlook: bearish
CO2
Il prezzo del contratto DEC-23 ieri ha chiuso la sessione a 87,14 €/ton in calo rispetto al close di venerdi 88,93 €/ton. Con solo due aste in corso questa settimana a causa della mancanza dell’asta polacca il 17 maggio e delle festività del 18 maggio, l’offerta d’asta ridotta sosterrà il prezzo EUA. La Commissione Europea ha pubblicato ieri il numero totale di quote in circolazione (TNAC) nel 2022 sul mercato europeo delle emissioni ammonta a 1.134.794.738.
Ai sensi della Decisione 2015/1814 (decisione MSR), il 24% del TNAC è inserito nel MSR se supera la soglia di 833 milioni. Ciò avviene diminuendo il volume delle quote messe all’asta dagli Stati membri. Se il TNAC scende sotto la soglia dei 400 milioni, viene messa all’asta una parte delle quote del MSR. In linea con la Decisione 2015/1814 e sulla base dell’indicatore TNAC pubblicato oggi, un totale di 272.350.737 quote sarà inserito nella MSR su un periodo di 12 mesi, dal 1° settembre 2023 al 31 agosto 2024. Outlook: bullish