Panoramica mercati
Il mercato è rimasto spiazzato dai dati sui non-farm payrolls che hanno evidenziato una crescita dell’occupazione molto al di sotto delle aspettative. Alla luce di questo dato, si spingono più in là nel tempo le probabilità di un innalzamento dei tassi di interesse, sebbene la fase di mercato rialzista tirata dai titoli tecnologici può dirsi certamente conclusa. Ad esempio, nella giornata di lunedì il DJIA ha chiuso sostanzialmente invariato, mentre il NASDAQ ha perso il 2%: per ritrovare una tale dispersione di rendimenti tra blue chips e tecnologici bisogna andare indietro all’anno 2000, parallelo che certamente non determina prospettive rosee per i titoli di questo comparto. Relativamente all’OIL, un attacco hacker durante il weekend ha determinato la chiusura di una importante condotta americana per l’approvvigionamento di prodotti derivati del petrolio. L’attacco è in via di risoluzione ma ha dato sostegno alle quotazioni del Brent e del WTI. Le quotazioni rimangono sostenute anche per altre commodities come i metalli di base e i prodotti agricoli, ma, in presenza di un comparto azionario debole, risulta difficile immaginare una puntata verso i 70$ nel breve periodo.
CO2
Il mercato continua la corsa inesorabile verso nuovi record storici. Nella sessione del 10 maggio il prezzo ha raggiunto il nuovo massimo di 52,80 €/ton. Il posizionamento delle posizioni dei trader rimane sempre long e nell’ultimo mese ha visto un incremento dei prezzi dal primo aprile ad oggi di circa il 20%. Questa salita rapida nei prossimi giorni potrebbe rifiatare anche perché ci potrebbe essere una presa di profitto delle posizioni long.
Outlook: Bullish.
Power
Dopo un weekend molto ventoso all’estero, che ha portato a una delivery con prezzi negativi in molte ore della giornata, in Francia, Germania e Svizzera, mentre l’Italia a tenere una media di 70,85 €/MWh, i nuovi run meteo smentiscono parzialmente i precedenti, prevedendo ancora temperature sotto la media stagionale, non solo per questa settimana ma anche per la prossima. Questo assetto meteo si porta con sé anche molta pioggia, in particolare sulla settimana 19, e vento sopra media soprattutto in Italia e Francia, mentre in Germania fino a domenica resta sotto il livello stagionale. Questa settimana è iniziata con una delivery ancora bullish e vedrà una calmierata, in particolare per l’estero, a partire dalla festività di giovedì, riallargando lo spread con l’Italia. Il contratto di Giugno ha aperto nuovamente in gap up di 2 €/MWh passando dal close di venerdì a 74,5 €/MWh all’apertura di lunedì 10/05 a 76,5 €/MWh, così come il Cal 22 che ha aperto a 70,7 €/MWh dopo il close di venerdì a 69,85 €/MWh. Il momento bullish di tutto l’energy complex continua la sua rotta, con la CO2 entrata in territorio inesplorato dove sembrano non esserci resistenze o segnali di inversione.
Outlook: Bullish.
Gas
Continua il movimento rialzista del gas, corale con tutto il comparto energetico. La bassa pressione sarà ancora protagonista nelle prossime settimane senza allentare la presa sulla domanda. La supply rimane zavorrata dalle manutenzioni norvegesi e dalla politica russa di non incrementare i propri flussi attraverso l’ucraina nel braccio di ferro con l’europa per i permessi sull’ultimazione del Nord Stream 2. Persistono i timori di riduzione sull’approvvigionamento via LNG per il rialzo dei prezzi asiatici e già nel mese in corso si registra un calo nel sendout dei rigassificatori europei. Ultimo ma non meno importante driver bullish il rialzo dei prezzi EUA e carbone che il gas rincorre per lo switch nella produzione di energia elettrica. Ne consegue che la campagna di iniezione gas continua a rallentare lasciando gli stoccaggi europei sui minimi livelli. Questa mattina il Q3-21 TTF scambia sui massimi a 24,55 €/MWh mentre il Winter 21 TTF a 25,5 €/MWh.
Outlook bullish.