Panoramica mercati
Si avvicina il meeting FOMC di maggio, e con esso il posizionamento cauto del mercato. Il dato del CPI americano è stato in linea con le aspettative, ma il tentativo di rimbalzo degli indici è fallito, complice anche un tasso di cambio EUR-USD sotto 1.08 e il target del 3% sul bond 10Y americano sempre più vicino. La BCE è rimasta relativamente morbida nel proprio meeting, segnando ulteriormente il percorso di una biforcazione delle politiche monetarie, che si erano allineate fortemente nel primo periodo pandemico. Il resto della settimana si prospetta leggero come rilascio dei dati macro, con gli investitori che guarderanno alle trimestrali per approfondire lo stato dei settori di riferimento e dell’economia.
Oil
Il mercato del petrolio registra un rimbalzo significativo che riporta il contratto di riferimento sopra i 110$: nonostante un accumulo importante di scorte e segni tangibili di distruzione della domanda, il focus del mercato sembra tornato sulla perdita di offerta. Preoccupa infatti il report che vede la produzione OPEC+ di ben 1.46 mln di barili sotto target a Marzo, determinando un elastico di revisioni al ribasso tanto della domanda quanto dell’offerta che lascia perplessi sul corso futuro dei prezzi. Altri fattori difficili da decodificare sono quanto le sanzioni vengano in parte evase attraverso la pratica del ‘blending’, ovvero l’immissione sul mercato di gradi di petrolio con origini diverse e lo stadio di avanzamento delle negoziazioni USA-Iran. Outlook sideways.
Gas
Le festività hanno messo alla luce l’oversupply di breve, dove tutti gli stoccaggi europei hanno massimizzato le iniezioni e la bassa domanda ha portato a un calo delle richieste dai contratti russi massimizzando come sempre flussi norvegesi e dai rigassificatori di LNG. Alcuni paesi cominciano la sessione estiva d’iniezione con dei livelli migliori rispetto all’anno passato, resta comunque il rischio legato alle forniture russe a suscitare i timori per il raggiungimento dei livelli prefissati dalla Comunità Europea. A dare ulteriore stimolo ribassista l’allentamento dei prezzi del carbone (dopo il rally iniziale legato all’embargo del carbone russo) e le vedute ribassiste sui mercati asiatici dove i problemi legati al COVID tengono depresso il JKM.
L’Italia rimane il paese più indietro per quanto riguarda lo stoccaggio, sia in termini di riempimento che in termini di regolazione (ancora la formulazione degli incentivi per vendere capacità di stoccaggio non sono stati giudicati vantaggiosi da shippers e traders). Questa mattina il mese di maggio TTF scambia a 93,00 €/MWh (PSV-TTF maggio 2,25 €/MWh) mentre il WIN22 TTF a 91,00 €/MWh (PSV-TTF WIN22 +4,00 €/MWh). Outlook sideways
EUA
Il prezzo del contratto EUA-DIC 22 nella giornata di giovedì (venerdì e lunedì borse chiuse) ha chiuso la sessione a 79,86 €/ton in leggera salita rispetto al close di inizio settimana. Stessa cosa per il prezzo UKA-DIC 22 chiudendo la sessione di giovedi a 77,9 £/ton (94,25 €/ton). Questa settimana ci saranno solo 3 aste non essendoci l’asta bisettimanale polacca, inoltre ci stiamo avvicinando al 30 Aprile data importante per la compliance, in questo contesto il prezzo EUA potrebbe essere supportato in mancanza di offerta e forte domanda. Outlook Bullish
Power
La week in delivery porta con sé temperature lievemente sotto media, vento sopra media e precipitazioni che potrebbero riuscire a far mantenere il livello di produzione idro al di sopra di quello di marzo; mentre la prossima settimana sembra ad oggi caratterizzata da un ritorno delle temperature sopra media stagionale, scarse piogge e vento decisamente scarso in tutta Europa. Nuovi spike di prezzo sullo spot non sembrano essere all’orizzonte. La curva power riesce a mantenere intatto il trend bullish, nonostante alcune prese di profitto effettuate settimana scorsa in vista delle festività pasquali, che hanno portato un lieve ritraccio dei prezzi dei cal dai livelli massimi raggiunti scorsa settimana. L’apertura del CAL23 italiano potrebbe essere intorno ai 202,5 €/MWh. Outlook: bullish