Panoramica mercati
I mercati azionari statunitensi hanno chiuso quasi invariati (S&P 500 +0,1%, Nasdaq -0,1%) dopo che i modesti guadagni iniziali sono stati cancellati più avanti nella sessione e stamattina i futures sugli indici statunitensi puntano leggermente al rialzo. Il rendimento dei Treasury a 10 anni è salito verso il 4,0% prima di scendere verso il 3,95% più tardi in serata. Dopo i guadagni di ieri, la coppia EUR/USD si è stabilizzata vicino all’1,07%. Come previsto, stamattina la RBA ha effettuato il suo decimo rialzo consecutivo aumentando il tasso ufficiale di 25 punti base al 3,60%. Sebbene la dichiarazione segnalasse un ulteriore inasprimento in futuro, ha aperto lo spazio per una pausa. La crescita dei salari reali è stata più lenta del previsto, sebbene gli indicatori dei consumi rimangano solidi. I mercati azionari asiatici sono misti questa mattina. In Australia, i titoli minerari sono scesi, citando i nuovi obiettivi di crescita conservativi della Cina. L’attenzione di oggi sarà sulla testimonianza al Congresso del presidente della Fed Jerome Powell.
Oil
Il barile di Brent sta scambiando a 86,84 $. La fine della scorsa settimana di negoziazione è stata irregolare poiché le voci secondo cui gli Emirati Arabi Uniti potrebbero lasciare l’OPEC hanno fatto crollare il prezzo del petrolio sulle aspettative di una maggiore produzione. Questa settimana gli investitori seguiranno anche il presidente della Fed Jerome Powell e presteranno attenzione a qualsiasi commento aggressivo. Per quanto riguarda i fondamentali, Saudi Aramco ha alzato i premi per i suoi clienti asiatici ed europei per il secondo mese consecutivo poiché la domanda sta aumentando secondo i dirigenti. L’Arab Light verso l’Asia è salito di 2,5 $/b sopra il benchmark regionale, 50 centesimi in più rispetto al mese precedente. Analogo aumento è stato applicato per i clienti europei. L’Arabia Saudita è il maggior contributore dell’OPEC e i membri di solito seguono le sue decisioni. L’organizzazione non prevede di aumentare i livelli di produzione fino alla fine del 2023.
Outlook: sideways
Gas
Continua il movimento ribassista del prezzo del gas naturale europeo: le temperature fortemente sopra media e la maggiore disponibilità di fonti rinnovabili strozzano le previsioni di consumo. Inoltre permane una forte continuità di approvvigionamento, ad eccezione di un paio di giorni questa settimana di manutenzione sulla produzione norvegese. I mercati asiatici seguono a ribasso le quotazioni del gas europeo e anche il carbone, che a livello teorico poteva nei giorni scorsi esser considerato a supporto, è fortemente venduto. Unico driver rialzista questa settimana potrebbe esser fornito dagli scioperi dei lavoratori nel settore energetico in Francia, non solo per quanto riguarda un impatto sulla produzione nucleare, ma anche sull’operatività dei rigassificatori di LNG. Ci si appresta a concludere quello che sulla carta poteva essere un inverno difficile con forte ottimismo sul futuro, dettato dagli ottimi livelli di giacenza di gas negli stoccaggi. Questa mattina il mese di aprile TTF scambia a 42 €/MWh (PSV-TTF +1,1 €/MWh) mentre il WIN23 TTF a 50,15 €/MWh (PSV-TTF -0,575 €/MWh)
Outlook: bearish
Power
Meteo nuovamente bearish per la settimana in delivery, ma anche per la prossima. Temperature che anticipano notevolmente la primavera e vento sopra media stagionale, tranquillizzano i prezzi spot. L’unica componente che potrebbe creare problematiche, soprattutto nel lungo periodo, resta la produzione da fonte idro, molto scarsa rispetto agli anni precedenti, fatto salvo il delta derivante dalla direttiva sul deflusso ecologico, in vigore dal 1 gennaio 2022, che erode circa un 18-26% dei quantitativi di acqua a disposizione per la produzione idroelettrica. Sulla consegna di questi primi giorni di marzo lo spark spread clean netto italiano resta positivo. Scioperi in Francia per la riforma delle pensioni creano momenti di tensione sui nucleari francesi che tuttavia al momento sono più che sufficienti per bilanciare il sistema. Nel frattempo ritorna a farsi sentire il tema del nucleare anche in Italia a 35 anni di distanza dal referendum che pose fine all’atomo italiano. Ansaldo ed Edison formulano proposte insieme alla controllante Edf. La curva power resta bearish. Entrambi i CAL, tedesco e italiano, proseguono la loro rotta ribassista nonostante l’oscillatore RSI sia ormai, da tempo, in zona di ipervenduto, cosa che dovrebbe essere sintomo di una ripartenza anche di breve.
Outlook: bearish
EUA
Il prezzo del contratto EUA DEC23 ieri sera ha chiuso a 92,95 €/ton in salita leggera rispetto al close di venerdì a 92,25 €/ton. La volatilità sperimentata durante le settimane precedenti potrebbe continuare questa settimana poiché i segnali contrastanti costituiscono il prezzo. Sul lato ribassista, la produzione di energia elettrica a gas è favorita rispetto a quella a carbone, la generazione eolica è buona e le temperature sono nella media. Sul lato rialzista, la scadenza dell’opzione e l’avvicinarsi della scadenza per la compliance stanno mantenendo l’interesse tra i partecipanti. Il piano per anticipare la vendita di EUA tra il 2023 e il 2026 per aiutare a finanziare il piano REPowerEU ha ricevuto il via libera, ma i partecipanti attendono ancora indicazioni su quando la fornitura extra arriverà alle aste. Verosimilmente il nuovo sistema non avrà decorrenza prima dell’estate; di conseguenza nel 2023 ci sarà meno fornitura extra di EUA del previsto. La scorsa settimana sono stati scambiati 101,7 milioni di permessi sull’ICE superiori ai 92,2 milioni scambiati la settimana prima.
Outlook: sideways