Panoramica mercati
Le aspettative di un ritorno dell’inflazione e di una ripartenza dell’economia incentivano gli operatori a riposizionare i propri portafogli sui titoli più tradizionali. A beneficiarne maggiormente sono le borse del vecchio continente e i settori dell’energia e quello bancario che salgono sui nuovi massimi degli ultimi mesi mentre gli indici tecnologici sono quelli che subiscono le perdite maggiori. I prezzi del petrolio sono saliti sui massimi dal 2019 sulla notizia che l’OPEC ha deciso di estendere di un mese la propria politica dei tagli alla produzione. In apertura di questa settimana la notizia di un attacco con droni ad un centro di estrazione del petrolio saudita ha fatto aprire il lunedì le contrattazioni con il Brent oltre i 70$/bbl. Livello che probabilmente ha richiamato un podi prese di profitto da parte dei produttori riportando velocemente il prezzo sotto la soglia psicologica dei 70$. Il Brent sta scambiando in zona 69$/bbl.
Power
I prezzi EE hanno seguito i movimenti rialzisti di oil, gas e CO2 e sono tornati sui massimi raggiunti nel mese di febbraio. Il CAL22 baseload ha toccato i 60 €/MWh. Anche i prezzi spot di marzo hanno visto una ripresa per effetto di una riduzione delle rinnovabili e di un carico non troppo lontano dalla media stagionale, nonostante le chiusure per mitigare l’epidemia del coronavirus.
Outlook: bullish ma la salita potrebbe prendere una pausa una volta arrivati ai numeri tondi (40 €/ton per EUA e 60 €/MWh per EE – CAL22).
Gas
I prezzi del petrolio in forte risalita hanno stimolato anche i prezzi del gas lungo tutta la curva. Il prezzo TTF della SUM21 è salito fino a 16,6 €/MWh mentre il prodotto WIN21 scambia a 18,6 €/MWh. Il livello dei 16 €/MWh sembra per il momento essere un buon supporto per la SUM21 e difficilmente potrà essere rotto a ribasso da qua alla fine di marzo. Gli acquisti per le coperture della capacità di stoccaggio dovrebbero infatti sostenere i prezzi nelle prossime settimane.
Outlook: sideways/bullish.
CO2
È durata poco la fase di consolidamento del prezzo dell’EUA sui livelli di 37,5 €/ton. Dopo un paio di settimane di trading su quei livelli il prezzo è tornato velocemente vicino a 40 €/ton. Sarà interessante capire se nei prossimi giorni avrà la forza di rompere questa importante resistenza anche a livello psicologico. La fase finale del periodo di compliance della Fase 3 che terminerà ad aprile dovrebbe stimolare i compratori sul mercato.
Outlook: sempre bullish.