Panoramica mercati
Ieri la giornata ha visto gli indici del mercato azionario in rialzo negli Stati Uniti e in Europa. Le principali borse europee hanno fatto da apripista e l’Euro Stoxx 50 ha chiuso a +1,7%. Negli Stati Uniti, lo sviluppo è stato un po’ più contenuto e, dopo una forte apertura, l’S&P 500 e il Nasdaq hanno infine chiuso rispettivamente a +0,3% e +0,6%.
I mercati azionari asiatici seguono l’ottimismo di ieri e i futures di oggi indicano una cauta apertura al rialzo negli Stati Uniti e in Europa. Ieri è arrivata la notizia che Gran Bretagna e Ue hanno concordato delle modifiche al Protocollo per l’Irlanda del Nord. Secondo il primo ministro britannico Rishi Sunak, i cambiamenti significheranno un libero flusso di scambi in tutto il Regno Unito, garantendo al contempo l’indipendenza per il popolo dell’Irlanda del Nord. I dettagli sono ancora scarsi e il prossimo passo è convincere i membri del DUP e dei Tory dell’Irlanda del Nord ad approvare l’accordo. Oggi, l’attenzione è rivolta al dato sull’inflazione in Francia e Spagna mentre nella giornata di giovedì sarà nel mirino l’importante dato sull’inflazione europea. I dati di ieri in Belgio hanno mostrato un’inflazione core leggermente più alta.
L’inflazione si sta moderando negli Stati Uniti come altrove grazie all’effetto base sui prezzi dell’energia, ma ciò che le banche centrali e i mercati vogliono vedere è un calo dell’inflazione core. A questo proposito, la pubblicazione di venerdì dei dati sui consumi delle famiglie statunitensi per gennaio è stata una vera delusione. L’attività è stata molto robusta, come suggerisce l’aumento del 3% delle vendite al dettaglio: in volume i consumi sono cresciuti dell’1,1% m/m (+1,8% in valore). Ma i prezzi al consumo hanno continuato ad accelerare. Ciò ha portato a un ulteriore aumento delle aspettative sui tassi della Fed: tre rialzi di 25 punti base sono ora pienamente attesi da qui a giugno e un ultimo rialzo sembra possibile a luglio. Il tasso a 2 anni ha raggiunto il 4,84%, 90 punti base sopra il tasso a 10 anni, che ora è vicino al 4%.
L’inversione della curva dei rendimenti continua a crescere, lanciando un messaggio sempre più allarmante: più l’attività e l’inflazione resistono nel breve termine, più in alto la Fed dovrà alzare i tassi e lasciarli lì per lungo tempo, e maggiore sarà il rischio di una recessione.
OIL
Stamattina il brent sta scambiando a 82,25 $/b. Dal punto di vista macro, il greggio non si sta evolvendo con una direzione chiara a causa di segnali contrastanti. Da un lato, la prospettiva di un’economia cinese in ripresa dopo la fine della sua politica “Zero Covid” alla fine dello scorso anno potrebbe spingere al rialzo la domanda, e quindi il prezzo, visto l’attuale bilancio petrolifero globale.
Segnali di aumento della domanda sono visibili anche in Occidente con scorte di benzina in calo negli Stati Uniti, che fungono da proxy per la domanda. Dal’altro lato, la lotta globale all’inflazione, guidata dagli Stati Uniti, e il rallentamento economico che potrebbe subire, mantengono alta la pressione sul greggio, spingendone il prezzo al ribasso e manomettendo ogni prospettiva positiva. Mentre il dollaro USA torna a rafforzarsi, le importazioni di energia diventano più costose per gli investitori che utilizzano valute estere, inducendo così una domanda inferiore.
Dal lato fondamentale, la più grande compagnia petrolifera polacca ha improvvisamente smesso di ricevere petrolio dalla Russia attraverso il suo oleodotto Druzhba. Tuttavia, la società aveva da tempo pianificato di eliminare gradualmente questa fonte di approvvigionamento. La Germania dovrebbe iniziare a importare petrolio dal Kazakistan attraverso lo stesso oleodotto entro la fine della settimana.
Outlook: sideways
GAS
Il freddo di questa settimana non presenta particolari difficoltà di bilanciamento in generale in Europa e le previsioni meteo e le domande ottimistiche per marzo fanno presupporre un finale invernale decisamente nel segno della tranquillità. La supply è costantemente alta e le aspettative sono di continuità anche della programmazione di navi di GNL in arrivo, nonché di un aumento probabile dei flussi dal nord-Africa.
Il supporto psicologico del carbone non sembra tenere tanto banco e il mercato sembra cautamente indirizzato a testare nuovi ribassi. Livello stoccaggi europei superiore al 62% e particolarmente confortante la situazione di quello italiano.
Questa mattina il mese di marzo TTF scambia a 48,15 €/MWh (PSV-TTF marzo +0,7 €/MWh) mentre la SUM23 TTF a 48,8 €/MWh (PSV-TTF SUM23 +1,30 €/MWh).
Outlook: sideways-bearish
POWER
È tornato l’inverno sulla settimana in delivery, con temperature decisamente sotto media stagionale, in tutta Europa, e vento molto debole, soprattutto in Germania. I Clean Spark Spreads netti dei costi variabili di trasporto gas italiani recuperano positività in questo inizio di settimana dopo una domenica molto negativa a -27€/MWh circa.
L’ultimo run meteo subseasonal fornisce un outlook bearish dalla prossima settimana che potrebbe protrarsi per tutto il mese di marzo. Arrivano da Bruxelles notizie relative al prolungamento delle norme UE sul risparmio di gas previste dal regolamento 2022/1369, in scadenza il prossimo 31 marzo.
Lo ha annunciato ieri la commissaria Ue dell’Energia Kadri Simson durante la conferenza conclusiva della prima giornata del Consiglio Informale Energia, in corso a Stoccolma. Dopo una tentativo di ripresa in chiusura di settimana da parte dei cal, tedesco e italiano, la giornata di ieri ha visto un ritorno ad una view più bearish.
Il CAL23 Germania che aveva chiuso venerdì a 153,5 €/MWh, ha aperto lunedì al ribasso a 150 €/MWh e la giornata di oggi non sembra trovare per ora grandi spunti per un rialzo. Outlook: sideways-bearish
CO2
Il prezzo del contratto EUA DEC23 ieri sera ha chiuso a 100,29 €/ton in salita forte rispetto al close di venerdi 97,85 €/ton. Il sostenuto hedging da parte delle Utilities potrebbe continuare a sostenere i prezzi EUA.
Gli open interest dei futures del DEC23 su ICE sono in aumento dalla metà di gennaio, raggiungendo i 295 Mt ad oggi. Sembra che alcune utilities stiano intensificando la loro copertura per la compliance, che è stata ritardata nel 2022 a causa dei prezzi dell’energia alle stelle. Le ultime previsioni del tempo stanno fornendo un segnale leggermente rialzista.
Le temperature rimarranno di diversi gradi al di sotto del normale nel continente questa settimana, aumentando la domanda di riscaldamento e sostenendo l’EUA. Ci saranno cinque aste questa settimana con l’asta polacca bisettimanale. I volumi degli scambi sono aumentati a metà settimana insieme ai grandi movimenti dei prezzi.
I volumi giornalieri sono stati compresi tra 17 e 22,6 Mt per il contratto front-dic su ICE. Giovedì scorso, l’ICE ha pubblicato i dati ritardati sugli impegni dei commercianti per le ultime tre settimane. I dati hanno mostrato che le società di investimento hanno aumentato le posizioni lunghe nette dei propri fondi a 16 milioni di tonnellate, di cui 43 milioni di posizioni lunghe e 26,5 milioni di posizioni corte. Ciò potrebbe in parte spiegare il movimento al rialzo dei prezzi EUA nelle ultime settimane.
Outlook: bullish