Panorami mercati
Dopo la brusca discesa dei mercati azionari di ieri per effetto dell’escalation delle tensioni ucraine, oggi in tarda mattinata torna positività con la notizia del ritiro di una parte delle truppe militari russe che stavano svolgendo “esercitazioni” al confine dell’ucraina e da dichiarazioni distensive sulla volontà di proseguire i dialoghi per via diplomatica. La volatilità è alta ma l’avversione al rischio rimane dominante. Le preoccupazioni per l’inflazione e la politica monetaria restano forti come sempre. Il PIL giapponese registra un +1,3 %nel Q421. Ulteriore accelerazione dei salari nel Regno Unito a dicembre, che non fa che rafforzare le aspettative di rialzo dei tassi. Attendiamo questa mattina l’indagine ZEW e la revisione dei dati del PIL per la zona euro nel quarto trimestre del 2021, ma soprattutto i prezzi alla produzione e l’indagine della Fed di New York negli Stati Uniti. Il driver principale rimarrà comunque l’evoluzione della situazione nell’Est Europa. Per quanto riguarda l’Oil, I prezzi del petrolio dopo aver raggiunto i massimi (96 $/b per il contratto di aprile del Brent) vedono un calo sul rilassamento delle tensioni al confine russo-ucraino. Il cancelliere tedesco incontrerà oggi il presidente russo. Meno importante il flusso di notizie sulle trattative sul nucleare iraniano che continua ad essere positivo. Negli Stati Uniti la produzione del Permian Basin ha raggiunto il suo terzo record consecutivo di 5,06 mb/g a gennaio, un altro segnale di una rinascita del petrolio di scisto dopo l’impennata della scorsa settimana nelle trivellazioni attive.
CO2
Il prezzo del contratto EUA-DIC 22 nella giornata di lunedì ha chiuso la sessione a 92 €/ton in discesa rispetto al close di martedì scorso (95,81€/ton). Anche il prezzo UKA-DIC 22 in leggera discesa ha chiuso la sessione di ieri a 83,75 £/ton (99,7 €/ton). Le tensioni crescenti tra Usa e Russia potrebbero supportare i prezzi delle commodities (gas e oil) e anche in parte dell’Eua. Durante questa settimana, ci saranno cinque aste, inclusa l’asta polacca bisettimanale di 2,66 Mt. Verranno allocate un totale di 11,95 Mt nelle aste. Outlook: Sideways
Power
La settimana in delivery porta un po’ di piogge sulle Alpi, anche se non abbastanza copiose da spostare il livello della produzione idro italiana, che resta ai minimi storici, grazie anche all’applicazione della nuova norma sul deflusso ecologico prevista dalla Direttiva Quadro sulle Acque dell’UE. Per il resto le temperature restano sempre bearish, come da run precedenti, e, in particolare in Germania, insiste un vento ai livelli massimi che porterà la delivery della week per la prima volta nel 2022 sotto i 100 €/MWh. Il CAl italiano dopo i rialzi all’inizio della week scorsa, a causa delle news relative alla carenza di nucleare francese, ha chiuso venerdì al ribasso a 151 €/MWh. L’apertura in gap up di ieri segnala le tensioni lato gas, determinate dalle notizie sulla potenziale guerra tra Russia e Ucraina, sulle quali, al momento, grava ancora molta incertezza. Outlook: sideways
Gas
Descalation delle tensioni in Ucraina alimentati da una forte volatilità sulla curva. I fondamentali di breve continuano a essere ribassisti, con una domanda sia a consuntivo che previsiva molto scarica a sollecitare una riduzione delle erogazioni nei centri di stoccaggio. Quest’ultimi ritrovano una condizione di tranquillità seppur nella loro criticità si prevede un possibile rientro nei livelli di giacenza già storicamente testati. L’LNG continua ad avere un ruolo da protagonista nelle forniture europee con i mercati asiatici che continuano a seguire i movimenti del TTF. Nessuna novità sui flussi russi che rimangono stabilmente bassi. Questa mattina il mese di marzo TTF scambia a 74 €/MWh (PSV-TTF marzo +1,55 €/MWh) mentre il Win22 TTF a 72,50 €/MWh (PSVTTF Win22 +1,95 €/MWh). Outlook sideways