Panoramica mercati
Ieri i mercati azionari europei sono saliti su un ampio fronte (Stoxx 600 +0,9%), guidati, tra l’altro, da un rialzo per la svedese Saab (+7%) dopo il forte risultato trimestrale di venerdì. I guadagni sono continuati negli USA (S&P500 +1,1%, Nasdaq +1,5%) e anche lAsia oggi è per lo più in rialzo, anche se in leggero calo a Hong Kong e Shanghai. I futures puntano verso un’apertura leggermente negativa negli Stati Uniti e invariata in Europa. I rendimenti dei decennali statunitensi sono scesi di un paio di punti base rispetto alla nostra chiusura e nel mercato dei cambi il dollaro si sta indebolendo. L’attenzione di oggi è sull’inflazione statunitense di gennaio, dove il mercato si sta preparando per nuove docce fredde. La NATO tiene una riunione dei ministri della difesa, concentrandosi sulla guerra in Ucraina. Il capo della NATO Stoltenberg ha detto ieri che la Russia sembra aver già lanciato una nuova offensiva in Ucraina e la Russia sostiene che la fornitura di munizioni per l’Ucraina sia una sfida. Negli Stati Uniti, diverse fonti di notizie ipotizzano che il presidente Biden possa già oggi nominare il vicepresidente della Fed Lael Brainard come nuovo consigliere economico (capo del Consiglio economico nazionale).
Oil
Il prezzo del Brent stamattina scambia a 85,91 $/b. La Russia ha annunciato venerdì che ridurrà la sua produzione di 500kb/g, corrispondente a un calo di circa il 5%. Questa misura viene presentata come una misura di ritorsione per aumentare i prezzi e quindi contro i massimali imposti dall’UE e dal G7. Venerdì l’annuncio ha spinto al rialzo i prezzi del greggio di circa 2,5 $/b, con il Brent 1° vicino a toccare 86,9 $/b. L’OPEC non si è pronunciata direttamente sull’argomento ma è altamente improbabile che si consideri un aumento della produzione per compensare la perdita di petrolio russo. Per il momento, l’alleanza OPEC+, di cui la Russia è membro, ha mostrato forza.
Da allora il prezzo è sceso in un contesto di mercato sfavorevole a causa dei timori di un aumento della stretta monetaria. Il Brent è sceso sotto gli 86 $/b e stamattina rimane vicino a quel livello, che è ancora significativamente superiore ai livelli di venerdì mattina (appena sopra gli 84 $/b). Buoni, inoltre, i dati sulla ripresa dell’attività e soprattutto del traffico stradale in Cina, che mantengono ottimismo sulle prospettive della domanda. Se i dati sull’inflazione USA non riservano grosse sorprese, i prezzi del greggio potrebbero continuare a salire e avvicinarsi al massimo del loro range tecnico (intorno a 89 $/b) in vigore da quasi 2 mesi.
Outlook: bullish
Gas
Settimana scarica di domanda per effetto del rialzo delle temperature un po’ in tutta Europa con le previsioni future a consolidare la visione di un inverno molto mite. Anche la supply gode di un ottimo momento, con la produzione norvegese che torna sui massimi dopo la risoluzione degli outages che l’avevano colpita la settimana scorsa. Flussi russi e nord africani stabili, sendout LNG stabilmente alto e spread con mercati asiatici costanti a indicare un proseguo degli approvvigionamenti via nave. Il coal, che gode comunque di un outlook ribassista, fornisce un supporto al mercato del gas in termini di competizione per la produzione di energia elettrica futura. In generale, la domanda che potrebbe rigermogliare per via dei ritrovati livelli di prezzo, potrebbe essere il vero supporto al movimento ribassista in corso. Crolla la volatilità e si comincia a delineare uno scenario di prezzi in equilibrio. Questa mattina il mese di marzo TTF scambia a 52,15 €/MWh (PSV-TTF marzo +1,15 €/MWh) mentre la summer23 TTF a 53,6 €/MWh (PSV-TTF sum23 +1,00 €/MWh).
Outlook: sideways-bearish
Power
Ritorno di meteo più mite e ventoso per la week 7, resta invece carenza di precipitazioni, anche se il Run-of-river italiano su questa settimana è allineato al livello del 2022. Ad oggi sale una lieve probabilità di un rapido colpo di freddo sugli ultimi giorni di febbraio che potrebbero tornare ad essere più tesi. Approvato dalla Commissione Industria ed Energia dell’Europarlamento il pacchetto gas-idrogeno, che prevede che l’idrogeno prodotto con elettricità generata dal nucleare sia equiparabile a quello prodotto dalle rinnovabili. Tale posizione sarà sottoposta il mese prossimo al voto dell’Aula e introduce la definizione, fortemente voluta dalla Francia, secondo cui l’Idrogeno H2 lowcarbon che deriva da fonti non rinnovabili soddisfa la soglia di riduzione delle emissioni di gas-serra di almeno il 70%.
Nel frattempo la curva power prosegue nel suo cammino laterale all’interno di un grafico bearish, con il cal tedesco che scambia sotto tutte le medie principali, senza particolare forza rialzista e che potrebbe nel corso di questa settimana tornare ad appoggiarsi sulla banda inferiore di Bollinger. Il cal italiano segue quello tedesco.
Outlook: sideways-bearish
EUA
Il prezzo del contratto EUA dec-23 ieri sera ha chiuso a 92,44 €/ton in leggero discesa rispetto al close di venerdi 93,33 €/ton. Un calendario di aste completo programmato per questa settimana potrebbe vedere un aumento dell’attività. I partecipanti al mercato seguiranno da vicino il dibattito sui file REPowerEU al Parlamento europeo nella tarda serata di lunedì. Il voto potrebbe svolgersi martedì. Da un lato, la conferma delle vendite extra EUA nell’ambito di REPowerEU significherà più offerta entro la fine dell’anno, che è ribassista per i prezzi dell’EUA, d’altra parte, questo processo richiederà ancora un paio di mesi. Se le vendite di REPowerEU non possono iniziare prima dell’estate, nel 2023 ci sarà meno fornitura extra di EUA del previsto. Ciò è di supporto per i prezzi EUA nel secondo trimestre. Mercoledì è stato discusso il disegno di legge sulla riforma dell’ETS dell’UE e i rappresentanti degli Stati membri hanno espresso la loro ampia approvazione.
La commissione ENVI ha approvato il disegno di legge durante il voto provvisorio di giovedì, questo segnale politico positivo ha sostenuto i prezzi e ha invertito la tendenza ribassista vista all’inizio della settimana. 92,5 milioni di quote sono state scambiate su ICE la scorsa settimana. Inferiore ai 121,4 milioni scambiate la settimana prima quando i prezzi hanno toccato il massimo da 6 mesi a 97,55 €/t.
Outlook: sideways