Panoramica mercati
Nel giro di una settimana si può dire senza enfasi che il mondo sia cambiato, e in particolare l’assetto europeo.
L’invasione russa in Ucraina, che ha sorpreso tutti per la dinamica bellica più simile ad una guerra classica che ad un blitz mirato moderno, non poteva non sollecitare una reazione durissima in termini di sanzioni. L’esclusione della Russia dal sistema SWIFT e il congelamento degli asset della banca centrale russa impatteranno l’economia in maniera devastante. I mercati hanno retto l’impatto, dopo una prima reazione di panico, ma la tensione resta altissima per le minacce di mobilitare gli arsenali nucleari. È possibile che in questa situazione le politiche monetarie subiscano notevoli cambiamenti, invertendo bruscamente la rotta tracciata da BCE e FED per una stretta sui tassi. Per quanto riguarda l’Oil, I prezzi sfondano i 100$ al barile dopo l’invasione dell’Ucraina, ma non galoppano sull’onda del panico come ci si poteva inizialmente aspettare. Si discute di un rilascio delle riserve coordinato tra gli stati del G7, misura che sarebbe un sollievo momentaneo, ma il vero tema è come liberarsi della “dipendenza” dell’Occidente dal gas e petrolio russo.
È possibile che il processo di indipendenza dal petrolio russo sia in realtà un progetto a medio termine. Nel frattempo il nuovo clima da Guerra Fredda non è sicuramente supportivo dell’economia, motivo per cui non è escluso un raffreddamento del rally per effetto di un calo della domanda.
CO2
Il prezzo del contratto EUA-DIC 22 nella giornata di lunedì ha chiuso la sessione a 82,65 €/ton in discesa forte rispetto al close di martedì scorso (89,78 €/ton). Anche il prezzo UKA-DIC 22 in leggera discesa ha chiuso la sessione di ieri a 79,65 £/ton (95,5 €/ton). I prezzi dell’EUA vedranno probabilmente un’altra settimana con scambi volatili, nelle mani di mercati finanziari estremamente nervosi nel mezzo della crisi Russia-Ucraina in corso. L’aumento dell’offerta all’asta questa settimana potrebbe esercitare una certa pressione al ribasso sui prezzi e limitare il rialzo. Durante questa settimana, ci saranno cinque aste, inclusa l’asta polacca bisettimanale di 2,66 Mt. Un totale di 11,95 Mt da vendere al mercato. Outlook: Sideways
Power
Il nodo sulla guerra Russia Ucraina si è sciolto settimana scorsa, con l’invasione da parte del Cremlino lo scorso 24/02. La reazione sui mercati è stata molto violenta e al rialzo per quasi tutte le commodities, come da aspettative, e ha portato il CAL italiano e tedesco a toccare i massimi storici, rispettivamente a 200 €/MWh e 185 €/MWh. Nel corso delle giornate successive abbiamo assistito ad un ritraccio sui CAL power, soprattutto per quanto riguarda la Germania che, essendo più influenzata dalla CO2, unica commodity ad aver subito inversione di trend arrivando ad oggi a tradare circa 14 €/ton sotto rispetto al massimo della giornata dell’invasione, è stata calamitata nuovamente sul livello di supporto del periodo a 145 €/MWh. Le aperture odierne sono in rialzo. Alla bullishness portata dalla guerra settimana scorsa si è aggiunto qualche run meteo meno bearish sulle prime due settimane di marzo, spostando le temperature anche sotto la media del periodo e azzerando il vento in Italia, Francia e Germania soprattutto sulla settimana in delivery. Outlook: bullish
Gas
I mercati gas prezzano il rischio di un’interruzione dei flussi russi a livello strategico da parte di Russia o Ucraina alimentato dalla guerra in corso o per effetto delle sanzioni legate ai pagamenti via SWIFT (ipotesi che però sembra alquanto remota vista la volontà unanime di preservare il settore energetico). Nel frattempo i prezzi incentivano un incremento di questi flussi, monitorati istericamente dal mercato, in sessioni tornate molto volatili. Le miti condizioni climatiche di gennaio e febbraio, nonché il massiccio approvvigionamento di gas via nave che ha impegnato i rigassificatori di tutta Europa (e che in funzione di uno spread incentivante rispetto i mercati asiatici dovrebbe rimanere importante ancora per i prossimi mesi) riportano le condizioni degli stoccaggi a livelli superiori rispetto al 2018. La prossima settimana (week 10) la domanda gas torna ad essere sopra media per le temperature in calo ma le previsioni per la settimana successiva (week 11) riportano serenità. L’Italia rimane invece un po’più fredda e vista la situazione geopolitica il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha dichiarato lo stato di pre-allarme per il sistema gas nazionale. Questa mattina il mese di aprile TTF scambia a 105,00 €/MWh (PSV-TTF marzo +1,75 €/MWh) mentre il WIN22 TTF a 100,50 €/MWh (PSV-TTF WIN22 +2,1 €/MWh). Outlook sideways