Panoramica mercati
Si chiude il mese di Gennaio con perdite notevoli per gli indici azionari (Sp500 -5%, Nasdaq -9% – peggiore inizio anno dal 2008), soltanto in parte recuperate negli ultimi giorni. Le aspettative sui tassi dominano le riallocazioni degli investitori che ora privilegiano titoli più difensivi (energia, ciclici, finanziari) a scapito di tecnologici e micro capitalizzate. E’ stato un mese estremamente volatile anche per le obbligazioni governative americane, e non si può escludere che la tensione continui all’approcciarsi del mese di Marzo, nel quale si prevede finalmente il primo rialzo effettivo dei tassi. Occhi puntati su inflazione: letture del dato sopra le aspettative potrebbero scatenare la prossima tornata di vendite. Per quanto riguarda l’Oil, I prezzi rimangono sempre sostenuti per le crescenti tensioni geopolitiche. La scorsa settimana, a causa delle preoccupazioni per il probabile impatto dell’offerta dovuto a una situazione di stallo tra l’Occidente e la Russia I futures sul Brent hanno superato i 90 $ al barile per la prima volta dal 2014 . Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno recentemente previsto prezzi del petrolio superiori a 100 $ quest’anno. Non ci si aspetta sorprese dal meeting mensile dell’OPEC ma qualche commento a latere del meeting sulla situazione geopolitica potrebbe influenzare il sentiment. Outlook bullish.
CO2
Il prezzo del contratto EUA-DIC 22 nella giornata di lunedì ha chiuso la sessione a 89,72 €/ton in salita rispetto a martedì scorso (84,52 €/ton) in crescita del 6%. Anche il prezzo UKA-DIC 22 in netta salita ha chiuso la sessione di ieri a 84,7 £/ton (101,64 €/ton). Le tensioni sulla questione Ucraina – Russia rimangono preoccupanti e potrebbero sostenere il prezzo delle emissioni. Questa settimana verranno allocate 11,9 Mt. Le incertezze sulla consegna dell’assegnazione gratuita del 2022 entro febbraio stanno fornendo ulteriore supporto. Outlook: Bullish
Power
L’ultimo run sub-seasonal mostra una conferma di una situazione piuttosto tranquilla lato meteo con temperature sopra la media del periodo in tutta Europa. Gli unici elementi che potrebbero sostenere i prezzi sono il vento, sotto media stagionale, ad eccezione della Germania, e l’idro che continua ad essere scarso e il cui effetto potrebbe alla fine riversarsi in maniera più evidente sui prezzi del Q2. Per quanto riguarda la curva, le minori tensioni sullo spot hanno dato sicuramente una calmierata ai prezzi più a breve periodo, mentre la discesa repentina del gas degli ultimi giorni ha trascinato al ribasso anche la parte più lontana della curva. Il CAl italiano oggi potrebbe vedere un’apertura in gap down intorno ai 146,5 €/MWh sotto rispetto al close di ieri. Il gas ancora una volta si conferma il driver più impattante del periodo sull’andamento dei prezzi power. Resta comunque fondamentale monitorare la situazione che potrebbe nuovamente tornare ad esplodere in caso di evoluzione delle tensioni tra Russia Ucraina. Outlook: sideways
Gas
Si apre febbraio con una ritrovata fiducia nei fondamentali ribassisti: le previsioni di temperature miti per il mese di febbraio presuppongono una domanda gas scarica. A questa si aggiunge un rialzo dei flussi russi superiore ai 40 mcm/d (Velke Kapusany, Nord Stream1 e Mallnow), dovuto ai livelli di prezzo dei contratti long term che su febbraio sono molto più bassi rispetto a quelli di gennaio. Anche la programmazione di navi LNG continua ad essere importante, nonostante gli spread con i mercati asiatici siano meno incentivanti per la stagione estiva. Resta il rischio geopolitico del conflitto Russia-Ucraina come driver fortemente rialzista nel caso di escalation delle tensioni. Questa mattina il mese di marzo TTF scambia a 78,00 €/MWh (PSV-TTF marzo +1,25 €/MWh) mentre il Win22 TTF a 74,50 €/MWh (PSV-TTF Win22 +1,75 €/MWh). Outlook sideways/bearish