Panoramica mercati
La FED ha finalmente messo in moto il processo di riduzione degli acquisti (tapering), senza tradire le aspettative di gradualità. I mercati si sono scrollati di dosso le paure, registrando una striscia di chiusure positive e record che fanno assestare lo S&P500 vicino ai 4700. Questi rialzi costanti confermano la teoria di un rally di Natale, sebbene rifanno capolino news preoccupanti sulla recrudescenza dei casi di covid-19 in Europa.
Per quanto riguarda l’Oil, Il meeting dell’OPEC+ non delude le aspettative, mantiene fermamente gli aumenti di produzione sulla linea tracciata in precedenza e si oppone a misure temporanee invocate dall’amministrazione Biden e da altri paesi consumatori.
La divergenza di vedute sulle scorte, molto basse da qui a fine Q4, e in forte rialzo nel 2022, tiene nel limbo i prezzi che hanno leggermente ritracciato dai massimi e stanno cercando driver aggiuntivi per fare chiarezza sulla prossima fase dei movimenti di prezzo.
CO2
Il prezzo del contratto EUA-DIC 21 nella giornata di lunedì ha chiuso la sessione a 60,55 €/ton in netta discesa rispetto a settimana scorsa. Il clima più freddo e una minore disponibilità di energie rinnovabili sosterranno la domanda dell’EUA questa settimana.
La scorsa settimana, la scena della politica climatica europea è stata messa in ombra dalle dichiarazioni e dalle discussioni che hanno avuto luogo al vertice mondiale sul clima di Glasgow (COP26). Tra gli argomenti più importanti troviamo l’aumento degli impegni dei paesi nell’ambito dell’accordo di Parigi, l’aumento del sostegno finanziario dai paesi sviluppati ai paesi in via di sviluppo e la finalizzazione del regolamento dell’AP, in particolare le parti sulla contabilità/trasparenza e sulla cooperazione internazionale attraverso i mercati dell’emissione.
All’inizio della scorsa settimana, gli Stati Uniti e l’UE hanno presentato una dichiarazione firmata da più di 100 paesi, chiedendo una riduzione del 30% delle emissioni di metano del 30% entro il 2030. Mercoledì, il governo del Regno Unito ha annunciato che una coalizione di 190 paesi e organizzazioni aveva concordato di eliminare gradualmente l’energia dal carbone. A Glasgow sono stati discussi altri argomenti direttamente rilevanti per il commercio delle emissioni, in particolare l’idea del meccanismo di regolazione delle frontiere delle emissioni (CBAM). Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Per evitare la rilocalizzazione delle emissioni, introdurremo ora, lentamente ma inesorabilmente, un meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio che dica che se arrivi con prodotti sporchi sul nostro mercato, devi pagare un prezzo come se tu fossi nell’Emissions Trading System dell’Unione Europea”. Outlook: Bullish
POWER
La rinfrescata in arrivo, in particolare sulla prossima settimana, prevista dall’ultimo run a 45 giorni potrebbe comportare un incremento di fabbisogno sopra media stagionale, che però potrebbe non tradursi in un incremento dei prezzi proporzionale in quanto sarà mitigato dalla maggiore produzione eolica prevista in particolare su Italia e Germania per la front week. Le prossime settimane restano pertanto sotto controllo e il resto della curva sembra continuare questa pausa dal trend bull di lungo periodo. Il gas resta il driver principale anche per il power che al momento si muove lateralmente in attesa di un trend più definito. Outlook: sideways
GAS
La settimana riparte con un rialzo dei prezzi gas a seguito della mancanza di prenotazione di capacità di trasporto aggiuntiva a Mallnow nelle giornate di domenica e lunedì, diversamente dalle attese di mercato. C’è comunque un timido segnale da parte di Gazprom di onorare le promesse fatte la scorsa settimana da Putin: si registra questa mattina un lieve aumento dei flussi attraverso l’Ucraina e piccoli quantitativi di gas nominati in iniezione negli stoccaggi presieduti dal colosso russo (in particolare in Austria e Germania). Fondamentali meteo e tecnici rimangono supportivi, nella stessa direzione dei mercati asiatici. Questa mattina il mese di novembre TTF scambia a 76,7 eur/MWh (PSV-TTF dicembre -1,2 €/MWh) mentre il cal22 TTF a 49,5 eur/MWh (PSV-TTF cal22 +0,8 €/MWh). Outlook sideways