Panoramica mercati
La scorsa settimana aveva indicato un’accelerazione negli acquisti di azioni da parte degli investitori e l’inerzia proseguita per tutta la settimana ha condotto gli indici americani su nuovi massimi storici, confermati anche più largamente dagli indici asiatici ed europei. I risultati delle trimestrali continuano a presentare un quadro più convincente sulla profittabilità della maggior parte dei componenti del SP500, nonostante pressioni inflazionistiche e aumento delle materie prime continuano ad essere individuati come i fattori di rischio maggiori nel breve e medio periodo. Per quanto riguarda l’Oil, Trend al rialzo leggermente meno granitico al registrarsi di nuovi massimi dal 2015, ma supportato dall’appetito per il rischio di altri comparti come quello azionario.
Goldman Sachs individua in 110$ il prezzo congruo allo stato attuale, nel caso in cui la domanda confermi il rialzo al livello pre-pandemico, e qualora non arrivi una risposta dai produttori per aumentare l’output. La Cina continua il proprio tentativo di soffocare i rialzi del carbone con provvedimenti volti a dissuadere aumenti speculativi, ma la domanda oil da switching sarà presente per tutto l’inverno.
Co2
Il prezzo del contratto EUA-DIC 21 nella giornata di lunedì ha chiuso la sessione a 59,44 €/ton in netta risalita rispetto a settimana scorsa. Anche il prezzo UKA-DIC 21 in calo ha chiuso la sessione di ieri a 57,8 £/ton (68,78 €/ton). La domanda in Germania dovrebbe essere al di sopra dei livelli normali, ma con l’aumento della produzione di energia rinnovabile si prevede che la produzione di energia convenzionale sarà inferiore al normale e potrebbe limitare la domanda di EUA. L’interesse per l’asta EUA è aumentato ultimamente, e quattro delle cinque aste della scorsa settimana hanno raggiunto o superato il prezzo del mercato secondario e hanno fornito un certo supporto intraday.
Nella seconda metà di dicembre ci sarà una pausa delle aste EUA e con l’avvicinarsi della fine dell’anno si potrebbe prendere in considerazione un certo supporto dalla prospettiva di una minore offerta d’asta. Al Parlamento europeo, i deputati hanno discusso il mandato dei negoziatori dell’UE per il prossimo vertice mondiale sul clima a Glasgow (COP26). Il Parlamento vuole che l’UE spinga affinché l’UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change ) cambi da un obiettivo di 10 anni a uno di 5 anni. L’idea è che la fissazione di obiettivi più frequenti stimolerà gli Stati a mostrare più ambizione nei loro impegni sul clima. Outlook: Bullish
Power
L’ultimo run di lungo periodo mostra le prime due settimane di novembre con temperature più fredde e sotto media nei principali paesi europei, rispetto alla precedente previsione. In particolare sulla Francia l’abbassamento delle temperature porterà sulla front week ad una risalita del carico su base settimanale di oltre 4 GW; sembra invece più in linea con la settimana in delivery il carico in Italia previsto ad oggi sulla prossima settimana. In generale l’abbassamento delle temperature sarà comunque mitigato dall’incremento della produzione da fonti rinnovabili. Sono previste, infatti, piogge sulle Alpi e nei Balcani, e vento sopra media, soprattutto in Germania.
Per quanto riguarda la curva, il Cal in Germania oggi ha aperto un euro e mezzo sopra rispetto alla chiusura di ieri e l’Italia, che al momento non ha ancora scambiato, potrebbe fare lo stesso. Il mese front più reattivo al meteo ha raggiunto i massimi sia all’estero, Francia e Germania, che in Italia dando supporto al resto della curva. Outlook: bullish
GAS
Quotazioni gas ritrovano questa settimana una certa stabilità su livelli tecnici nell’intorno dei 90 €/MWh. La stagione dei riscaldamenti complice un meteo tranquillo lascia ancora le quotazioni spot deboli che si riflettono con una minor pressione rialzista sulla curva. Settimana scorsa Putin suggeriva che un’accelerazione dell’avvio del Nord Stream 2 (ora fermo all’accettazione burocratica da parte dell’Europa) porterà a un rapido aumento dell’offerta russa.
Gli altri fondamentali rimangono stabili alle consuete considerazioni, anche se la settimana scorsa un forte calo della domanda cinese sul carbone ha propagato la debolezza sulle altre commodities dell’energy complex. Questa mattina il mese di novembre TTF scambia a 90 eur/MWh (PSV-TTF novembre -2,35 €/MWh) mentre il cal22 TTF a 55,5 eur/MWh (PSV-TTF cal22 +1,025 €/MWh). Outlook sideways