Panoramica mercati
Anche per il mese di giugno il dato sui non-farm payrolls è pervenuto al di sotto delle aspettative, creando un dibattito tra chi sostiene che la ripresa sia meno vivace delle attese e chi ritiene eccessivo il supporto fiscale ai disoccupati, disincentivandoli a tornare sul lavoro. I mercati hanno accolto con favore questo dato, dal momento che potrebbe ammorbidire i toni della FED sull’uscita dagli stimoli monetari. E’ tuttavia evidente che molte voci all’interno del Tesoro americano e della FED rinforzano l’aspettativa di una rimodulazione dello stimolo, motivo per cui anche i rialzi di questa settimana appaiono molto cauti. Il Brent ha finalmente superato la soglia psicologica dei 70 $/bbl e sembra proiettarsi verso un range di trading leggermente più alto, grazie alle conferme dell’OPEC sulle previsioni di domanda e al rallentamento dei negoziati USA-Iran la cui produzione non tornerà sul mercato, secondo gli scenari migliori, prima di settembre. Ci sono fattori ribassisti a controbilanciare questo contesto supportivo, come il calo degli import di petrolio da parte della Cina nel mese di maggio, ragione per cui sembra improbabile l’instaurarsi di un trend forte verso nuovi massimi. L’outlook rimane quindi di volatilità contenuta e oscillazioni intorno al nuovo range $70-75.
Co2
Il contratto EUA ha continuato nel suo range di consolidamento la scorsa settimana stabilizzandosi intorno ai 51 €/ton. La bassa produzione rinnovabile questa settimana potrebbe fornire un certo supporto ai prezzi dell’energia spot e all’EUA. L’aumento delle discussioni politiche in vista del rilascio del “pacchetto sul 55% al 2030” della Commissione europea previsto a luglio e la crescente attenzione alla politica ETS dell’UE potrebbero portare ad un incremento del prezzo dell’EUA. Unica nota ribassista sono gli ultimi dati del Commitments of Traders disponibili del 28 maggio 2021 che mostra una riduzione del 5% delle posizioni lunghe da parte degli operatori finanziari. Questa mattina l’EUA scambia a 52,3 €/ton trascinato dai prezzi sostenuti del gas.
Outlook: Sideways bullish.
Power
Gli ultimi run meteo conferiscono una nuova spinta bullish ai mercati con temperature che salgono sopra media per le prossime settimane, minori precipitazioni e vento sotto media stagionale. La settimana in delivery e quella front restano sostenute anche dal gas. Il contratto di Luglio e il Cal 2022 riprendono il trend bullish, dopo il momento di ritraccio e lateralità di cui abbiamo parlato nelle settimane precedenti, spinti in parte dal trend rialzista del gas e in parte da quello dell’EUA.
Outlook: Bullish.
Gas
I bilanci energetici europei di breve prendono finalmente un po’di respiro con la domanda di gas che si scarica e gli stoccaggi che iniziano a iniettare in maniera decisa (a livelli superiori dello stesso periodo nell’anno passato). I livelli assoluti di giacenza rimangono comunque molto bassi e tutti gli altri aspetti fondamentali bullish già citati nelle scorse settimane rimangono attivi: carbone e EUA supportano la spinta rialzista del gas e i mercati asiatici energivori continuano a spingere fortemente a rialzo, lasciando intendere che le forniture di LNG per l’Europa andranno incontro a una riduzione sul Q3-2021. Le notizie sul Nord Stream 2 generano volatilità, senza riuscire a dare l’impatto ribassista atteso per calmierare i prezzi. Le ottime condizioni di supply e i livelli degli stoccaggi per l’Italia determinano l’inversione degli spread PSV-TTF sia per la curva a breve che per l’inverno in arrivo. Questa mattina il Q3-21 TTF scambia sui massimi a 27,25 €/MWh (PSV-TTF Q3 -0,1 €/MWh) mentre il WIN21 TTF a 27,7 €/MWh (PSV-TTF WIN21 -0,05 €/MWh).
Outlook bullish.