Analisi mercati
Le notizie del rallentamento della produzione dei vaccini e dai dati congiunturali macroeconomici poco incoraggianti hanno fatto temporaneamente scendere i prezzi delle azioni su quasi tutte le borse mondiali. Le rassicurazioni provenienti dal sostegno all’economia da parte della maggior parte dei governi, e soprattutto il molto ambizioso piano di stimoli di Biden, hanno ridato fiducia ai compratori e quasi tutti gli indici sono tornati in territorio decisamente positivo nelle sessioni di lunedì e martedì. Le notizie riguardanti alcuni meccanismi di manipolazione di massa di alcuni titoli statunitensi potrebbe però aumentare la volatilità e il nervosismo nelle prossime settimane. I prezzi del petrolio dopo alcune settimana di poca volatilità, sembrano oggi tentare di formare nuovi massimi e ritornare su un sentiero rialzista. Il brent sta scambiando attorno a 57,50$/bbl.
CO2
Nonostante i prezzi dell’energia elettrica e del gas in calo, soprattutto per previsioni di produzione elettrica da fonti rinnovabili che dovrebbe essere molto sostenuta nei prossimi mesi, i prezzi della CO2 non riescono a scendere, se non brevemente, sotto i 33 €/ton. La chiusura della fase di compliance della fase 3 potrebbe pesare in questo momento, con molti compratori ancora in attesa da qua ai prossimi mesi. Oggi il prezzo dell’EUA è 33,90 €/ton.
POWER
Sempre molto volatili i prezzi della parte a breve della curva power: MAR-21 è sceso lunedì sotto i 55 €/MWh anche se oggi è rimbalzato a 55,35 €/MWh. La forte discesa dei prezzi del gas sicuramente è il motivo principale di questa discesa. I margini di generazione rimangono sempre molto bassi per l’abbondante livello di produzione da fonti rinnovabili ed in particolare quella idroelettrica dovuta a precipitazioni ben sopra la media stagionale. Il CAL22 rimane invece piuttosto stabile attorno ai 56 €/MWh e da circa un mese e mezzo all’interno di un trading range 55-57 €/MWh.
GAS
L’andamento delle quotazioni del gas naturale sul breve periodo rimane ancora in balia del susseguirsi di previsioni meteorologiche che delineano comunque una seconda parte di inverno caratterizzata da temperature abbastanza fredde, in controtendenza rispetto ai caldi inverni degli ultimi anni. Per questo motivo gli stoccaggi continuano a svuotarsi molto velocemente, lasciando sia un po’ di rischi di sicurezza di sistema in caso di freddo anomalo a fine febbraio o inizio marzo, ma soprattutto aumentando la domanda di iniezione di stoccaggio per il prossimo periodo estivo. Nonostante questo, l’arrivo di alcune navi LNG in Gran Bretagna ha tolto un po’ di questi rischi sui prossimi giorni di febbraio e quindi i prezzi di MAR-21 TTF sono scesi fino a 18,35 €/MWh.