Macro
Il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti del Venerdì Santo ha mostrato una crescita dell’occupazione in rallentamento ma ancora forte, in linea con le aspettative. Il mercato obbligazionario ha reagito con guadagni di poco più di 15 punti base per i titoli del Tesoro USA a due anni e di poco più di 10 punti base per i titoli a 10 anni, seguiti da movimenti ampiamente laterali nelle contrattazioni di lunedì.
Il mercato sta ora scontando una probabilità del 70% di un aumento di 25 punti base alla riunione della Fed di maggio e che questo sarà seguito da tagli dei tassi di interesse in autunno. Gli ampi indici statunitensi sono saliti debolmente all’apertura degli scambi di ieri (S&P500 +0,1%) in vista di una settimana che include sia i dati sull’inflazione (CPI e PPI) sia l’inizio della stagione dei rapporti, con i risultati di diverse banche alla fine della settimana. Si prevede che gli utili per le società all’interno dell’S&P 500 siano diminuiti di poco meno del 7% nel primo trimestre (a/a), che in tal caso sarebbe il peggior sviluppo per un trimestre dal crollo all’inizio della pandemia nel 2020.
I futures indicano aperture positive del mercato azionario sia negli Stati Uniti che in Europa e ci sono tassi in aumento sulla maggior parte delle borse asiatiche, ad eccezione della Cina. L’inflazione cinese è scesa inaspettatamente a marzo (dall’1,0 allo 0,7%, il minimo da settembre 2021) mentre i prezzi alla produzione hanno continuato a scendere al ritmo più veloce da giugno 2020.
Oil
Il prezzo del Brent del contratto di giugno è scambiato stamattina 84,76 $/b. I prezzi sono aumentati martedì sulla base delle aspettative che le scorte negli Stati Uniti, il più grande consumatore mondiale di greggio, dovrebbero diminuire e sui segnali che la domanda nei mercati emergenti rimane stabile. I futures sul greggio hanno probabilmente ricevuto una spinta dai guadagni nei mercati azionari asiatici poiché si prevede che le banche centrali regionali manterranno i loro tassi di interesse stabili. Anche i segnali di una forte domanda di carburante in India, il terzo consumatore mondiale di petrolio, a marzo hanno sostenuto i prezzi.
Il mese scorso, il consumo di carburante è balzato del 5% rispetto all’anno precedente a un record di 4,83 milioni di barili al giorno. Il paese continua ad essere la principale destinazione del greggio russo degli Urali, nonostante il ricorso ai flussi commerciali mondiali di petrolio a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Sul fronte dell’offerta statunitense, i dati del settore sulle scorte di greggio sono previsti martedì. Cinque analisti intervistati da Reuters hanno stimato in media che le scorte di greggio sono diminuite di circa 1,3 milioni di barili nella settimana fino al 7 aprile.
Outlook: bullish
Gas
La tendenza tecnica rialzista della precedente settimana sembra essersi dissolta e il mercato torna venduto sotto la guida dei fondamentali ribassisti. Alla vigilia dell’inizio delle manutenzioni norvegesi le forniture continuano ad essere rosee, i livelli di giacenza in stoccaggio rassicuranti e i mercati asiatici non accennano alla competizione con i cargo LNG destinati all’Europa. Ancora incertezza sulla ripresa a regime del sendout dei rigassificatori in Francia per via degli scioperi. In Italia le aste di stoccaggio, nonostante i ritardi organizzativi, fanno soldout. In controtendenza di tali risultati, continuano ad allargarsi gli spread estate-inverno. Questa mattina il mese di maggio TTF scambia a 43,4 €/MWh (PSV-TTF +2,6 €/MWh) mentre il winter23 TTF a 56,1 €/MWh (PSV-TTF -1,00€/MWh).
Outlook: sideways
Power
Weekend pasquale particolare, con la domenica italiana che ha sorpreso al rialzo con una delivery a 161,52 €/MWh. Il proseguo della week dovrebbe essere decisamente più tranquilla e caratterizzata da vento sopra media stagionale nei principali paesi europei. La prossima settimana per l’Italia potrebbe trovare ancora sostegno dalle temperature sotto media e dalla carenza di precipitazioni, tuttavia la settimana inizia con un ponte che mitigherà il rialzo dei prezzi con una domanda più debole.
I cal power sembrano aver già frenato la spinta rialzista di scorsa settimana, sulla scia dei rialzi di tutto l’energy complex. Resta forte solo la CO2 che potrebbe nuovamente tornare a toccare i 100 €/ton, ma la settimana per il power potrebbe proseguire lateralmente. Il cal tedesco punta alla banda inferiore di bollinger con un RSI che, sceso sotto la linea del 50, potrebbe provocare anche un’accelerazione al ribasso.
Outlook: sideways
EUA
Stamattina il prezzo del contratto DEC-23 scambia a 97 €/t in linea con la chiusura di giovedì a 96,75 €/ton. I mercati sono rimasti chiusi per le feste pasquali sia venerdì che lunedì ed hanno riaperto oggi. È probabile che il prezzo EUA si consolidi ai livelli attuali. Il sostegno potrebbe venire dalla domanda per la compliance che scade il 30 aprile e dalla riduzione dell’offerta in asta, mentre la pressione al ribasso potrebbe venire dai listini europei e dai prezzi del petrolio e del gas. Il Commitments of Traders pubblicato il 5 aprile ha mostrato che i fondi di investimento hanno aumentato la loro posizione netta lunga da 4.500 mt a 6.946 mt. La Commissione europea settimana scorsa ha pubblicato i dati sulle emissioni verificate dall’EU ETS del 2022, in particolare le emissioni del settore energetico e industriale sono diminuite dell’1,6% rispetto al 2021, a 1315,5 Mt.
Outlook: sideways