Panoramica mercati
L’allentamento delle preoccupazioni per il settore bancario ha sostenuto i mercati azionari negli Stati Uniti, dove l’S&P500 è salito per il terzo giorno consecutivo (+0,2%), ma con cali dei titoli tecnologici sensibili agli interessi (Nasdaq -0,5%). La notizia che le autorità statunitensi hanno trovato un acquirente per SVB, con First Citizens Banc Shares che ha rilevato gran parte della banca (con uno sconto sostanziale), ha contribuito a sollevare i prezzi delle banche regionali, sebbene i guadagni si siano moderati nel corso della giornata.
Jefferson della Fed ha avvertito in un discorso di ieri che una fuga di depositi da banche piccole a grandi potrebbe colpire le piccole imprese che dipendono da banche di piccole e medie dimensioni per il loro credito, mentre la Fed vuole ancora riportare l’inflazione all’obiettivo il prima possibile. Le azioni asiatiche sono per lo più in rialzo e oggi i futures su azioni statunitensi ed europee puntano verso un’apertura positiva. La coppia EUR/USD è aumentata durante la notte a 1,08, in linea con il consueto modello di maggiore propensione al rischio, e i rendimenti a 10 anni sono aumentati di un paio di punti dalla nostra chiusura.
GAS
Nonostante le previsioni di rialzo della domanda per la prossima settimana i fondamentali continuano a rimanere ribassisti, grazie agli alti livelli delle forniture di gas dalla Norvegia dal Nord Africa e da LNG. I livelli record di giacenza in stoccaggio stemperano le notizie legate all’indisponibilità di nucleare francese futura, con segnali non supportivi anche dalle altre commodities energetiche (coal e carbon). Continuano, però, gli scioperi in Francia con il forte impatto sui rigassificatori di LNG. Il sistema italiano ancora privo del calendario per le aste di stoccaggio rischia di vedere un indebolimento degli spread locational sui contratti estivi in scadenza, che negli scorsi giorni si erano allargati anche sul mercato a pronti. Questa mattina il mese di aprile TTF scambia a 41,4 €/MWh (PSV-TTF +1,40 €/MWh) mentre il WIN23 TTF a 50,2 €/MWh (PSV-TTF -1,35 €/MWh).
Outlook: bearish
Power
Settimana ventosa quella in delivery così come la successiva e l’outlook di breve periodo resta bearish. Unica nota da monitorare è l’andamento delle temperature sulla prossima settimana che, ad oggi, sembrano tornare sotto media stagionale. Da tenere presente, però, è il fatto che, anche se più fresche, si tratta sempre di temperature ormai primaverili e non più invernali, quindi la spinta bullish resta limitata. L’ultimo quarter 2023 e il primo del 2024 restano sotto pressione, soprattutto in Francia, dove si temono nuovi momenti di tensione in caso di carenza di parco nucleare disponibile sul prossimo inverno. I CAL24 restano, dal punto di vista grafico, all’interno di un trend bearish di lungo periodo anche se giornate di uptrend non sono da escludere nel corso della settimana.
Outlook: sideways-bearish
EUA
Il prezzo del contratto EUA DEC-23 ieri sera ha chiuso a 88,13 €/ton in leggera salita rispetto alla chiusura di venerdì a 87,84 €/ton. Questa settimana avremo un programma completo di aste e potremmo assistere a una forte partecipazione in previsione delle prossime vacanze di Pasqua.
La scadenza del contratto future MAR-23 in corso questa settimana potrebbe causare alcune prese di profitto. Lo svolgersi di quella che potrebbe essere la prossima crisi bancaria potrebbe inviare segnali opposti in quanto potrebbe introdurre cautela o per contro attrarre partecipanti in cerca di riparo. Il contratto EUA del DIC-23 ha registrato una forte volatilità la scorsa settimana con prezzi che si sono mossi tra 84 €/t e 94 €/t, ma ha chiuso pressoché invariato rispetto al venerdì precedente con un guadagno di soli 0,36 €/t in settimana. La scorsa settimana sono state scambiate 125,6 milioni di quote, in calo rispetto alle 162 scambiate la settimana prima.
Outlook: sideways
Oil
Il Brent sta scambiando stamattina a 77,4 $/b, prezzi in forte salita dai minimi di ieri 74,4 $/b dopo aver registrato una certa volatilità alla fine della scorsa settimana. Nonostante la dimostrazione di forza, è sceso venerdì, seguendo sia le azioni europee che quelle statunitensi. Ha raggiunto i 72,8 $/b prima di rimbalzare e chiudere la settimana appena sotto i 75 $/b, con un modesto guadagno settimanale di 2 $. Con i recenti sviluppi dei prezzi, il Brent è sulla buona strada per registrare la peggiore performance trimestrale dal 2020. Mentre continuano gli scioperi in Francia e nelle sue raffinerie, circa 5 mb sono stati liberati dalle sue riserve strategiche per compensare la produzione di raffinazione mancante. Circa il 31% dei lavoratori ha aderito agli scioperi.
L’Arabia Saudita e la Cina si stanno avvicinando poiché Saudi Aramco investirà nell’infrastruttura downstream cinese e in particolare in un progetto di raffineria e fornirà fino a 200kb/d di materia prima. Il progetto da 10 miliardi di dollari è stato rilanciato a causa del rimbalzo della domanda di petrolio a seguito della pandemia. Aramco sta scommettendo molto sulla Cina poiché aumenterà la sua capacità di produzione di petrolio di 1 mb/g (fino a 13 mb/g in totale) entro il 2027 e aumenterà la sua produzione di gas del 50% entro il 2030, sperando che la domanda del paese asiatico segua. Sta inoltre esaminando il settore con partnership con produttori di acciaio cinesi per produrre acciaio a basso tenore di carbonio e prodotti derivati.
Outlook: sideways