Panoramica mercati
I principali mercati azionari statunitensi hanno iniziato la settimana con prezzi in calo. Il Nasdaq ha chiuso a -0,6% e il Dow Jones a -1,1% dopo una giornata di negoziazione volatile che è stata nuovamente caratterizzata da tassi di interesse e preoccupazioni per la recessione. Gli annunci di bilancio del Cancelliere dello Scacchiere del Regno Unito hanno scatenato un vero tornado venerdì, provocando il crollo della sterlina e l’impennata dei tassi a lungo termine.
Il ministro dell’economia ha annunciato massicci tagli alle tasse, finanziati da debiti aggiuntivi, a pochi giorni dal costosissimo piano energetico. Gli investitori internazionali sembrano non avere fiducia nella capacità di queste misure di rilanciare la crescita e credono invece che il governo abbia intrapreso una corsa a capofitto verso il disastro finanziario, come negli anni ’70, quando il Paese dovette chiedere aiuto al FMI. Il cambio GBP/USD ha toccato 1,036, in calo rispetto al 1985.
Il tasso a 10 anni ha appena superato il 4% e il tasso a 2 anni si avvicina: i mercati si aspettano un massiccio rialzo dei tassi dalla BoE nei prossimi giorni per fermare la caduta della sterlina. La debolezza dell’euro è stata rafforzata dai timori di recessione alimentati dal calo del PMI di settembre e, ora, dalla vittoria di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni alle elezioni politiche italiane che dovrebbero garantirle la carica di Presidente del Consiglio.
Il suo partito è molto più avanti (26%) degli altri due partiti nella futura coalizione di governo: Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi (rispettivamente 9% e 8%). I principali punti di attrito tra il futuro governo italiano e l’UE dovrebbero, tuttavia, riguardare più la politica migratoria che le questioni economiche.
Lo spread con la Germania sul rendimento a 10 anni è salito a 242 pb. l prezzo del Brent è sceso in modo significativo venerdì e ora è vicino a 83-84 $/b. È ancora il contesto macroeconomico e finanziario a guidare i prezzi e in particolare due fattori essenziali: le aspettative sempre più forti di una recessione globale da un lato e il fortissimo rialzo del dollaro dall’altro.
L’attenzione si sta spostando su ciò che l’Opec+, deciderà durante la riunione del 5 ottobre, dopo aver concordato nel precedente meeting un modesto taglio alla produzione. Tuttavia, l’Opec+ sta producendo ben al di sotto del suo obiettivo, il che significa che un ulteriore taglio potrebbe non avere un grande impatto sull’offerta. I dati della scorsa settimana hanno mostrato che l’Opec+ ha mancato il suo obiettivo di 3,58 milioni di barili al giorno in agosto, una differenza maggiore rispetto a quella di luglio. Outlook: bearish
Gas
Continua la debolezza del mercato a pronti, su una domanda scarica per la produzione di energia elettrica da gas (per via dei forti contributi delle rinnovabili questa settimana) e per la capacità d’iniezione negli stoccaggi sempre più saturi (raggiunti livelli del 90% di riempimento in quasi tutti i paesi). Terminano anche le manutenzioni sulla produzione norvegese e le programmazioni di cargo LNG è sempre più folta. A ottobre, attesa la partenza di una nuova pipeline per approvvigionare la Polonia con il gas prodotto nel Mare del Nord e anche la Germania rinnova gli accordi per le forniture di gas liquido attraverso le nuove unità di FSRU (Unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione) presto in funzione.
Venerdì, alla riunione del consiglio europeo per l’energia, è attesa la proposta della Commissione Europea per combattere la crisi energetica, che potrebbe anche riportare un po’di volatilità al mercato. Questa mattina il mese di ottobre TTF scambia a 182,00 €/MWh (PSV-TTF ottobre -3,00 €/MWh) mentre il WIN22 TTF a 201,00 €/MWh (PSV-TTF WIN22 -0,5 €/MWh). Spread negativi al PSV contro gli altri HUB per effetto di una domanda scarica e supply molto abbondante. SNAM dopo alcuni giorni di pausa torna a operare come stoccatore di ultima istanza con un nuovo mandato. Outlook: bearish
Power
La settimana in delivery è caratterizzata da temperature sotto media stagionale e molto vento in tutta Europa. Le precipitazioni abbondanti rendono nuovamente disponibile acqua per il raffreddamento, permettendo di allontanare il rischio di spegnimento forzato di ulteriori impianti nucleari in Francia, il cui livello è già ai minimi storici.
Le piogge di quest’ultimo periodo sono, inoltre, riuscite a far risalire i livelli dei fiumi tedeschi, che tornano ad essere percorribili per il trasporto di merci, in particolare per il carbone, protagonista del mix energetico a causa della carenza di gas. Le prime due settimane di ottobre sembrano mantenere temperature più fresche rispetto alla media.
Il CAL23 tedesco ha aperto ieri a 465 €/MWh, in gap down rispetto alla chiusura di venerdì a 490 €/MWh riuscendo tuttavia a riempire il divario nel corso della giornata. L’apertura di oggi a 495 €/MWh, sopra il massimo di ieri, segnala un tentativo di riconquistare come supporto la media mobile a 50 periodi.
Dopo il forte rialzo di fine agosto e il successivo crollo di inizio settembre, il cal tedesco, in un ottica di medio periodo, prosegue lateralmente in attesa di maggiori dettagli che verranno divulgati in settimana relativamente alle misure che la Commissione Europea vuole attivare per contrastare la crisi energetica. Il CAL23 italiano questa mattina è tornato a scambiare sopra ai 400 €/MWh. Outlook: sideways
Co2
Il prezzo del contratto EUA-DIC 22 ha chiuso a 70 €/ton nella giornata di ieri in netto rialzo rispetto al close di venerdì a 66€/ton. Il prezzo è fortemente salito in seguito alla notizia per cui alcuni Europarlamentari avrebbero proposto di finanziare 20 miliardi di euro il RepowerEU con le aste del mercato Eua in 3 anni invece dell’idea iniziale di finanziare 30 miliardi di euro in 18 mesi. Un totale di 12,5 milioni di EUA sarà offerto alle aste questa settimana.
Si tratta di circa 2,2 Mt in più rispetto alla scorsa settimana poiché l’asta quindicinale polacca si svolgerà mercoledì questa settimana. Dopo le aste di martedì e venerdì, il contratto EUA di Dicembre ha visto ampi movimenti di prezzo. Martedì i prezzi hanno reagito positivamente quando il mercato ha chiuso in linea con il mercato secondario dopo un’asta debole lunedì.
L’asta di venerdì ha innescato una tendenza al ribasso dopo un prezzo di compensazione debole, un’asta che ha visto anche un basso interesse. I dati di Commitment of Traders di mercoledì scorso hanno mostrato un ulteriore calo delle posizioni EUA dei fondi di investimento. Le loro precedenti posizioni corte nette di 5,6 Mt sono cambiate in posizioni corte nette di 8,4 Mt il 16 settembre. Le due ultime settimane in cui abbiamo assistito al passaggio a posizioni corte nette segnano un cambiamento considerevole poiché gli investitori finanziari hanno detenuto posizioni lunghe nette nel corso dell’anno.