Panoramica mercati
In attesa della decisione della Fed di domani sui tassi e dei dati sul PIL statunitense (giovedì), i mercati azionari USA hanno chiuso ieri vicino allo zero. Il rendimento del titolo di stato a 10 anni lungo degli Stati Uniti continua a oscillare intorno al 2,78%. I mercati azionari asiatici all’inizio di martedì mostrano un’attività abbastanza debole nonostante la sorpresa positiva del PIL della Corea del Sud.
I futures del mercato azionario statunitense ed europeo sono intorno allo zero. Il “World Economic Outlook Update” del Fondo Monetario Internazionale verrà pubblicato oggi. Il FMI ha già annunciato una “significativa revisione al ribasso della crescita globale” rispetto alle previsioni di aprile, quando il PIL mondiale doveva crescere del 3,6% sia quest’anno che nel 2023. Il BTP italiano riparte dal 3,40% per il tasso del benchmark decennale dicembre 2032 e dai 237 centesimi per lo spread con la Germania.
Il cambio Euro/Dollaro oggi scambia a 1,022 in salita rispetto alla settimana scorsa.
Il petrolio è salito questo lunedì, beneficiando di un dollaro più debole ma i guadagni sono limitati dall’attesa di un aumento di tassi di interesse questa settimana, che potrebbe pesare sulla crescita economica e sulla domanda. Stamattina i future WTI di ottobre salgono e scambiano a 98,05 mentre i future Brent a 101,5 dollari al barile.
Il mercato del greggio ha sofferto nell’ultimo mese, con entrambi i contratti di riferimento in ribasso di oltre il 12% a luglio, sui timori che un aumento aggressivo dei tassi di interesse, in particolare da parte della banca centrale statunitense, possa limitare l’attività economica e quindi ridurre la crescita della domanda di carburante. Questa salita si è verificata nonostante la Libia, membro dell’OPEC, abbia dichiarato nel fine settimana di voler riportare la produzione a 1,2 milioni di barili al giorno in due settimane, da circa 860.000 barili al giorno. Outlook: Sideways
GAS
Con il rientro dei flussi russi a seguito della manutenzione annuale del Nordstream 1 il mercato sembrava aver trovato un attimo di tranquillità con alcune sessioni di ritraccio. Ieri pomeriggio è però tornato a salire a seguito del comunicato da parte di Gazprom di un nuovo taglio pari al 20% dei flussi proprio sul Nordstream 1 che dovrà partire da domani mattina alle 7. Il front month TTF ha chiuso la giornata di contrattazione 20 €/MWh sopra rispetto alla sua apertura. La giornata di oggi si prospetta nuovamente tesa. Il livello aggregato degli stoccaggi resta buono grazie anche al send out da LNG che si mantiene sui massimi. In Italia continuano gli acquisti da parte di SNAM in qualità di stoccatore di ultima istanza per iniettare in stoccaggio in vista del prossimo winter. Questa mattina il mese di agosto TTF scambia a 183,4 €/MWh (PSV-TTF agosto +3,15 €/MWh). Outlook: bullish
Power
In arrivo precipitazioni su questa settimana, che potranno alleviare leggermente il periodo di forte siccità, ma non saranno comunque in grado di risollevare il livello di produzione sul mese in delivery, che, ad oggi, è il più basso degli ultimi due mesi. Le temperature resteranno sopra media per il mese di agosto, sostenendo il carico, che però va incontro ad un calo stagionale.
Il vento molto scarso darà una spinta ulteriore alla domanda di gas per termoelettrico. Dopo alcune sessioni di leggero ritraccio, la curva power ha ritrovato spinte rialziste nella giornata di ieri. La notizia di un ulteriore taglio da parte della Russia, di flussi gas dal Nordstream 1 pari al 20% a partire dalle ore 7 di mercoledì mattina, ha fatto riprendere il trend bullish. Sul CAL23 tedesco il cambio di decisione sul decomissioning dei nucleari poteva avere un effetto calmieratore, è stato infatti deciso di mantenere in produzione gli ultimi 4000 MW di impianti nucleari ad oggi attivi per sopperire alla carenza di gas sul prossimo winter, ma il taglio dei flussi russi ha avuto alla fine l’impatto più importante. Possibile apertura in gap up per il CAL23 italiano. Outlook: bullish
CO2
La situazione politica continua a pesare sul mercato delle emissioni e l’UE dovrebbe presentare oggi il piano “the safe gas for a safe winter”. I segnali tecnici sono neutri, puntando verso una sessione rangebound compresa tra 78 e 75 €/t. Di fronte alla prospettiva di carenza di gas e razionamento, i timori per un’ulteriore riduzione della produzione industriale e per lo scarico delle quote da parte degli industriali potrebbero esercitare ulteriori pressioni al ribasso sui prezzi dell’EUA. La forte vendita della scorsa settimana si è verificata in un contesto di volumi elevati, che probabilmente indicano la liquidazione di alcune grandi posizioni da parte dei partecipanti.
I volumi di scambio sono aumentati considerevolmente la scorsa settimana, oscillando tra i 31 e i 38 milioni di tonnellate al giorno per il contratto di inizio dicembre in mezzo alle pesanti vendite. Ciò implica la liquidazione delle posizioni da parte di alcuni partecipanti. L’inizio della settimana ha visto volumi giornalieri in linea con la media a 30 giorni di 18 Mt. Il prezzo del contratto EUA-DIC22 nella giornata di lunedì ha chiuso a 76,34 €/ton stabile con il close di venerdì scorso 76,00 €/ton. Outlook: Sideways